“ISTANBUL FAIR ART”: UN PONTE TURCHIA-RAGUSA

26 Nov 2011 15:35

Un ponte ideale sul piano culturale tra la provincia di Ragusa e la Turchia. Tutto questo grazie alla partecipazione delle opere di tredici artisti iblei, dieci pittori e tre scultori, all’“Istanbul Art Fair”, nel padiglione “Immagine Italia” di cui è direttore Amedeo Fusco. Proprio quest’ultimo, oggi, in conferenza stampa, ha voluto rimarcare i successi di una missione senza precedenti per il movimento culturale del Ragusano che ha avuto la possibilità di mettersi in luce con ben 26 opere.

Gli artisti iblei che hanno animato l’esposizione a Istanbul, alcuni dei quali erano presenti ad una conferenza stampa convocata da Fusco per illustrare nel dettaglio l’esito della missione in Turchia, sono: Emanuele Pace, Giorgio Romano, Elena Paradiso, Nuccio Battaglia, Donata Scucces, Giuseppe Diara, Pietro Maltese, Giuseppe Colombo, Giovanni Iudice, Angelo Diquattro, Sergio Cimbali, Annalisa Cavallo e Giovanni Lissandrello. Tra i successi ottenuti il fatto che l’intera esposizione, nei prossimi giorni, sarà ospitata a Roma, a palazzo Ferraioli, di fronte a palazzo Chigi, per una ulteriore mostra che consentirà all’arte degli iblei di poter usufruire di un’altra vetrina di grande prestigio.

“Inoltre, contatti interessanti – ha affermato Fusco – sono stati avviati con un gallerista di Atene, per una mostra in Grecia, e con la città di Bodrum, sempre in Turchia, dove anche in questo caso la mostra sarà ospitata nella sua interezza. A “Istanbul Art Fair”, tra le altre iniziative, sono state promosse delle estemporanee degli artisti iblei con la partecipazione di uno dei pittori tedeschi più importanti a livello contemporaneo, Hakman. “Abbiamo avuto l’opportunità – ha evidenziato Fusco – di respirare cultura a piene mani soprattutto perché sono state migliaia le persone in visita che hanno apprezzato le nostre opere. Molti tra questi sono stati studenti che hanno affollato “Istanbul Art Fair” dal primo all’ultimo giorno della kermesse”.

L’organizzazione è stata curata dall’associazione “Musicarte” con il sostegno proveniente dagli assessorati alla Cultura del Comune di Ragusa e della Provincia regionale.