“IN VOLO SULL’UNESCO”

Tutto pronto per l’inaugurazione della mostra fotografica di Luigi Nifosì che sarà fruibile dal 19 al 30 agosto presso il palazzo Spadaro uno dei gioielli architettonici patrimonio dell’umanità, seguendo i seguenti orari: dalle ore 10 alle ore 13 e nel pomeriggio dalle ore 16 alle ore 23. Inaugurazione di domenica alle ore 22 aprirà uno sguardo dall’alto, a volo d’uccello, per cogliere la “sintesi urbana” delle città barocche della Sicilia sud orientale, da dieci anni patrimonio dell’Unesco e dell’umanità intera. Questo è l’obiettivo della mostra  dal titolo “In volo sull’Unesco”, che vedrà l’esposizione di foto aeree di Luigi Nifosì. Venti le gigantografie tratte dal volume “In volo sulla Sicilia”, edizione Arsenale, Verona, che il fotoreporter col “pallino” degli scatti aerei, ha realizzato in collaborazione con Dominique Fernandez “mappando” tutta la Sicilia, per scrutare dall’alto, cogliendone la forma e offrire nuovi spunti di analisi a studiosi, architetti e urbanisti, le otto città barocche del Val di Noto ricostruite dopo il terremoto del 1693 come: Ragusa, Scicli, Modica, Siracusa, Palazzolo Acreide, Catania, Caltagirone e Mitello. Nelle brochure della mostra si trovano gli interventi dello storico dell’arte Paolo Nifosì e di Fabio Granata, deputato parlamentare protagonista del riconoscimento UNESCO per il Val di Noto. “La mostra a volo d’uccello di Luigi Nifosì ci fornisce le sintesi urbane, collocandole in qualche caso con il lontano orizzonte dove l’Etna domina, dandoci la possibilità di confermare o smentire la forma urbs che gli storici del Seicento vedevano per le varie città, dall’aquila al pesce. – spiega lo storico Nifosì- ‘Ci permette di leggere le piazze (con un campetto di calcio disegnato nella piazza antistante la chiesa madre di Militello val di Catania), i cortili con straordinari pavimenti disegnati (Catania), le cupole di varia forma, i campanili, le grandi scalinate (San Giorgio e San Pietro a Modica; San Giorgio a Ragusa; Cattedrale di Noto) e gli agglomerati compatti di sistemi urbani sintesi di memorie arabe e di fortezze medievali, lo straordinario complesso di Castel Maniace, il dialogo unico e irripetibile con la natura di tante città”. Ricordiamo che l’accesso alla mostra è libero e, l’esposizione è organizzata dal Comune di Scicli – Assessorato alla Cultura e al Turismo.

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