IN SCENA IL “MEDICO DEI PAZZI” AL DON BOSCO DI RAGUSA

21 Gen 2012 10:05

 Nell’ambito della rassegna  “ 10 buoni motivi per andare a teatro”, giunta al V appuntamento, gli amici del Teatro propongono il loro ultimo successo , il Medico dei Pazzi, tratto da un celebre lavoro di Scarpetta, riadattato da A. Lo Castro.E’ la prima rappresentazione al chiuso di questa commedia, dopo l’esordio in piazza nell’estate del 2011.

Una commedia degli equivoci, delle apparenze o di un continuo dilemma, con lo spettatore chiamato continuamente  a decidere se gli attori in passerella sono veri pazzi o falsi savi, ma con un finale condito da una sottile vena malinconica, che nasconde una delle tante metafore della vita.

All’interno  di una pensione  gli ospiti diventano inconsapevoli pazienti di un manicomio… il frainteso, creato volutamente dallo studente Nicolino, diventa il vero protagonista. Nicolino, stazionato ormai da anni all’Università di Catania alle spalle dello zio Alfio, ricco possidente, gli fa credere di essersi già laureato in psicologia. Quando lo zio decide di andarlo a trovare, accompagnato dalla moglie e dalle due figlie, Nicolino, con l’aiuto di un amico, fa credere che la pensione dove vive a sbafo sia in verità una clinica per pazzi e che quindi i suoi ospiti ne siano i pazienti. Le storie e i personaggi che ne vengono fuori sono estremamente divertenti , ma il finale, condito da una sottile vena di malinconia, ristabilisce la verità, portando inoltre lo spettatore ad una riflessione sul concetto di pazzia.

 Liberamente tratta dall’opera del commediografo napoletano Eduardo Scarpetta, la commedia di Aldo Lo Castro, con la regia di Vito Cultrera, vede sul palco come interpreti Mario Molè, Giovanni Frasca, Giovanni Calabrese, Sebastiano D’Angelo, Maria Concetta Catania, Carlotta Pluchino, Sebastiano Scollo, Rosanna D’Asta, Mario Bentivegna, Alessandro Cascone, Giovanni La Terra, Gina Cusumano, Rossella Di Martino,  Marta La Terra, Angela Di Pasquale. Le scene sono di Giancarlo Catania, i costumi di Liliana Noto.