IMPORTANTE CONVEGNO NELLO SPAZIO CULTURA “MENO ASSENZA” DI POZZALLO

“Per una educazione socio-affettiva”. Questo il tema del convegno organizzato dal Comune di Pozzallo, assessorato alle Politiche sociali e alla Famiglia, nei locali dello Spazio Cultura “Meno Assenza”.  Presenti il sindaco Giuseppe Sulsenti, gli assessori Guglielmo Puzzo e Uccio Vindigni, ed un gruppo di genitori e insegnanti, dopo l’intervento introduttivo dell’assessore Puzzo, la relazione della psicologa-psicoterapeuta Marolga Penazzo. “Mestiere difficile – ha detto – quello dei genitori. Se non si ha la necessaria capacità di ascolto e ci si rifiuta di mettersi in discussione, tutto diventa più complicato. Non per nulla esiste oggi la scuola per genitori.  Il processo di costruzione dell’identità è fatto di momenti delicati e difficili. Di separazione. Di legittima progressiva libertà individuale. Occorre mediare, conciliare e favorire il rapporto tra genitori e figli stabilendo delle regole. Non calate autoritariamente dall’alto, ma scelte ed accettate attraverso un paziente dialogo costruttivo. Seguendo un modello educativo basato su tre erre: Regole, rispetto, responsabilità. Regole modificabili, naturalmente, in base all’età dei figli. Da adattare progressivamente al grado di maturità e sviluppo della loro personalità. Rispetto reciproco; che è componente fondamentale. Come pure la responsabilità; che è riflessione, libero convincimento, confronto”. La relatrice ha quindi spiegato il cerchio della vita di George Kohlrieser. Ribadendo che la costruzione dell’identità di un minore la si raggiunge con momenti di progressivo distacco. Con un percorso evolutivo che procede attraverso quattro fasi diverse: Attaccamento, legame, separazione, lutto.

“Il legame tra genitori e figli, l’attaccamento, forte e istintivo –  ha spiegato –  va scemando, come è naturale che sia, con il trascorrere degli anni. Segnando tappe importanti di vita e di crescita. Certamente difficile il percorso da affrontare. Contrassegnato da scontri tra genitori e figli. Scontri di personalità. E quindi creativi, se si riesce a gestirli controllando paure, emozioni e sentimenti”.

 

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