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Impianto di Biogas di contrada Zimmardo-Bellamagna: ancora 10 giorni per conoscere la decisione del TAR
21 Ott 2020 13:20
Si dovranno attendere ancora circa dieci giorni per conoscere le sorti dell’impianto di Biogas la cui progettazione prevede la realizzazione del sito in contrada Zimmardo-Bellamagna, in territorrio di Modica, ma al confine con il Comune di Pozzallo.
Nel corso dell’udienza di oggi, infatti, la questione è stata affrontata dal Tribunale Amministrativo Regionale, sezione di Catania, che ha assunto le decisioni consequenziali al caso ma si dovrà attendere adesso il deposito della sentenza per conoscerle e per sapere di fatto cosa accadrà: avrà avuto la meglio la ditta che intende realizzare il progetto su quell’area o la città di Pozzallo che, attraverso la amministrazione comunale, si è fermamente opposta all’idea?
Ci vorranno, come dicevamo, una decina di giorni per conoscere la sentenza.
Il Sindaco di Pozzallo, dal canto suo, si è dichiarato fiducioso sul fatto che la giustizia amministrativa possa risolvere la questione attraverso il diniego alla realizzazione dell’impianto, restituendo serenità ai residenti dell’area e ai cittadini pozzallesi.
La vicenda è nota: l’impianto di Biogas verrebbe costruito in territorio modicano, ma al confine con Pozzallo. E mentre Pozzallo si oppone alla realizzazione dell’impianto, Modica si dice favorevole, rilasciando autorizzazzione alla realizzazione dell’impianto di produzione di biometano. Per il Comune di Pozzallo, infatti, l’impianto potrebbe creare problemi di tipo ambientale.
L’impianto, che si estenderebbe in un’area di 8 ettari, prevederebbe sette vasche di circa 8 metri di altezza e di 26/32 metri di larghezza, di due torri alte 12,30 metri, di una, definita di emergenza, di 10 metri di altezza, e di un camino alto 12,5 metri, oltre a diversi altri edifici destinati alla produzione di biometano.
La vicenda è iniziata con l’autorizzazione rilasciata da parte del Suap di Modica nel mese di agosto 2019 alla “Biometano Ibleo Srl”, la società che si dovrà occupare della costruzione dell’impianto. Il 12 febbraio 2019, il Tar di Catania viene interessato della questione, fissando l’udienza a oggi. Da allora, si sono susseguite azioni di protesta sul fronte di protesta, fra cui quelle di molti cittadini che hanno organizzato sit-in proprio per contestare la decisione di costruire l’impianto a poche centinaia di metri dal loro territorio.
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