Impianti di rifiuti vicini ai centri abitati. Da Pozzallo il grido di allarme

Il sindaco Roberto Ammatuna è lapidario, non fa sconti su una problematica che il suo territorio sta vivendo in prima linea con lo spauracchio di veder nascere un impianto di biogas poco lontano dal centro abitato pozzallese. E’ stato così nel passato e torna ad esserlo in queste ore dopo le notizie che arriverebbero da Palermo, dalla sede dell’Ars. 

Ammatuna contro l’abolizione all’Ars della norma che pone una distanza di 3 chilometri dai centri abitati per gli impianti di rifiuti. 

“Abolita oggi dall’Ars la norma che impone una distanza di almeno 3 chilometri per la realizzazione degli impianti di rifiuti dai centri abitati – afferma il primo cittadino pozzallese – una scelta grave che antepone alla salute dei cittadini altri interessi. Con il solo voto contrario delle M5S, l’ARS consente la realizzazione di impianti di rifiuti vicino ai centri abitati. Non si comprende la ragione di questa scelta, assolutamente insensata e pericolosa per le nostre comunità.

La difesa dell’ambiente dovrebbe essere accompagnata sempre da principi e norme che dovrebbero avere come priorità la salvaguardia della salute e di una migliore qualità della vita delle persone, purtroppo nella Regione Siciliana continuano a prevalere altri interessi”. 

L’insediamento degli impianti di ricevimento e smaltimento dei rifiuto è sempre stato un problema serio nel territorio ibleo.

In particolare è molto sentito dalla città di Pozzallo che ha una ridotta superficie comunale vale a dire ha un territorio che è poco più di un fazzoletto fra il centro abitato e le zone esterne limitrofe non distanti dalla città. Sofferenza a tutto tondo per il paese marinaro così come per altri centri della provincia che hanno pagato, e parecchio, lo scotto della presenza di impianti di smaltimento dei rifiuti, siano essi Scicli, Ispica, Vittoria e Ragusa.

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