IL TEATRO E IL LICEO CLASSICO: STORIA DI UN AMORE INFINITO

Per il Liceo Classico “Umberto I” la Giornata Mondiale del Teatro, che ricorre il 27 marzo di ogni anno, promossa dalle Nazioni Unite e dall’Unesco e a cui aderisce il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è un’importante giorno. L’Istituto, da sempre legato alla valenza disciplinare del Teatro, per l’anno scolastico 2012-2013 ha promosso il progetto multidisciplinare “Prometeo”.

Nell’ambito di questo progetto multidisciplinare si inserisce l’allestimento di una nuova rappresentazione del “Prometeo incatenato” di Eschilo da parte del gruppo teatrale del Liceo Classico. Questo gruppo è da anni impegnato in importanti rassegne anche a livello nazionale. 

Il 22 aprile 2010, infatti, è stato ottenuto il primo posto alla RASSEGNA NAZIONALE DI TEATRO GIOVANI, di Serra San Quirico, in provincia di Ancona, con il Progetto Medea, dove il Liceo Classico viene riconosciuto fra le primarie scuola italiane di teatro giovanile. 

Nel maggio successivo TROIANE debutta alla rassegna internazionale di teatro giovanile di Palazzolo Acreide, promosso dall’INDA, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa e ottiene un grande successo e il plauso dei dirigenti Inda.

Il 4 settembre dello stesso anno in occasione della XVI EDIZIONE “PREMIO RAGUSANI NEL MONDO”, prestigioso evento internazionale sulle eccellenze ragusane, una rappresentanza del Laboratorio Dionysos viene impegnata nella memory movie “MARIA SCHININÀ MADRE DEI POVERI”, un cortometraggio scritto e diretto dal regista Gianni Battaglia, direttore artistico e consulente dello stesso Premio Internazionale Ibleo. 

Bisogna, poi, citare RAI 1 per la presenza nella Fiction Montalbano; il 14 marzo, infatti, viene messo in onda “IL CAMPO DEL VASAIO”, puntata della fiction sul Commissario Montalbano, in cui è inserito un gruppo del Laboratorio Dionysos. Quella puntata della fiction Rai ottiene uno share del 32% ed è vista da 11 milioni di telespettatori. Nel corso dell’anno con Troiane si pone allo studio e alla riflessione del mondo scolastico liceale il teatro di Euripide, con le sue vibranti riflessioni, sulla distruzione della identità, sulla violenza e sulla sopraffazione, sugli orrori della guerra, sull’animo femminile che Euripide riesce a indagare come nessun altro. 

Inoltre, cinque studentesse del Laboratorio teatrale del Liceo vengono inserite nella produzione teatrale professionale sulla Shoah “DOMANDE A DIO SUL DOLORE DEGLI INNOCENTI” di Gianni Battaglia da “Yossl Rakover si rivolge a Dio” di Zvi Kolitz prodotto dal Teatro d’Arte Sicilia. Il 27 gennaio 2012, dunque il Prefetto Dott.ssa Giovanna Cagliostro invita il Teatro d’Arte Sicilia e il Liceo Classico di Ragusa alla interpretazione del PROGETTO SULLA SHOAH promosso in memoria dell’Olocausto, alla presenza dello stesso Prefetto e del Presidente della Provincia, del Vescovo di Ragusa, del Sindaco di Ragusa e delle principali autorità scolastiche provinciali.

Quest’anno, il Laboratorio teatrale è invitato in Campania a rappresentare il Prometeo di Eschilo, per il mese di maggio 2013, dagli ORGANIZZATORI DELLE RASSEGNE NAZIONALI di Teatro Educazione di Maiori e di Campagna, due cittadine in provincia di Salerno, che lavorano da qualche anno nel settore del teatro educativo della Scuola italiana. Poi il 18 maggio i ragazzi sono impegnati a Camarina per la Notte dei musei e, successivamente, alla rassegna di teatro classico dei giovani di Palazzolo Acreide, patrocinata dall’Inda di Siracusa. 

Nell’allestimento del “Prometeo” messo in atto dal gruppo teatrale del Laboratorio Dionysos del Liceo Classico , si è dato spazio a forme di riscrittura del testo, nel convincimento che oggi il miglior modo di rispettare i classici sia in qualche modo quello di tradirli, come ebbe a proclamare il grande regista del Novecento, Carmelo Bene. Anche se nel nostro caso non di un tradimento si tratta, ma solo di chiavi di lettura, di adattamenti, che consentano a tutto lo schieramento del laboratorio teatrale, di vivere una esperienza completa, sul recitativo classico e sulla sua morfologia: sui linguaggi e sulle alternanze fra elementi della scrittura, fra parodo ed episodi, fra stasimi ed esodo.

Si è lavorato sui tre linguaggi interpretativi della recitazione. sul recitativo semplice, sul declamato in recitar cantando, e sul melos, il canto puro nel quale si eseguivano e si interpretavano gli stasimi.

Si è lavorato ancora sulla danza, sulla danza greca, che era un linguaggio del corpo dell’interprete, atto a rappresentare i sentimenti, le emozioni, gli impeti psicologici, che il testo conteneva e veicolava.

Si è lavorato ancora sulla musica, in maniera intensa, fondamentale, perché la musica greca, riferibile alla pratica della corteo dionisiaco, nella festa religiosa, costituisce il linguaggio dal quale nasce la tragedia… nasce dallo spirito della musica, dice Nietzsche ne “La nascita della tragedia”.

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