IL SANTUARIO GALLO-ROMANO DI CHAMPLIEU E IL PUNTO SUGLI SCAVI ITALIANI IN FRANCIA

Da più di un decennio una missione archeologica italiana conduce un programma d ricerca nel Santuario gallo – romano di Champlieu, località nel cuore dell’antica Gallia Belgica, ovvero l’attuale Francia settentrionale.

Un incontro alla provincia con l’archeologo Giovanni Di Stefano ha illustrato i più recenti risultati scientifici che hanno ridefinito l’identità del sito. Si sono individuate delle aree pubbliche, un teatro, un edificio termale, accanto alla struttura del santuario, caratteristica inedita per i siti religiosi della area francese. Si è potuta definire anche l’esistenza di una importantissima arteria stradale, grazie all’individuazione dei solchi di ruote di carro, lasciati sull’antico battuto.

“Le ricerche dell’equipe italiana si stanno svolgendo nell’ambito del gemellaggio fra la provincia di Ragusa e il dipartimento dell’Oise – ricorda Franco Antoci, Presidente della Provincia -. Un lavoro di alto livello nell’ottica dell’interscambio culturale che comprende per esempio gli studi sull’area di Terravecchia, sito archeologico nel territorio di Giarratana. Ritenevamo, d’intendimento con il prof. Di Stefano, importante presentare oggi alla comunità locale il frutto del lavoro che sta coinvolgendo centinaia di professionisti archeologi, architetti e storici”.

Attraverso la relazione dell’Archeologo Di Stefano si è potuto ripercorrere l’iter di scavi e scoperte che stanno ri-caratterizzando il sito. Le slide hanno permesso il confronto tra le foto sui resti archeologici e le ricostruzioni virtuali di come doveva apparire l’impianto architettonico integro. Il teatro, le terme e perfino l’ipotesi, fortemente osteggiata dagli studiosi francesi ma supportata dagli ultimi importanti ritrovamenti, di un foro che collegava il teatro al tempio sono tutte conferme che la cultura romana, e non solo le truppe armate, avevano conquistato la regione.

Gli scavi si muoveranno in questa direzione, cercando di portare alla luce nuove scoperte che documentano l’importante processo di contaminazione fra la cultura celtica e romana.

 

 

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