IL PD VUOLE VEDERCI CHIARO. SI RIVOLGE AL PREFETTO

Un bando per l’assegnazione di trentanove posti di lavoro nell’ambito del progetto “Perché No? Un percorso di inclusione sociale e lavorativo” varato congiuntamente dai comuni di Ispica, Modica, Pozzallo e Scicli e destinato a soggetti socialmente svantaggiati è finito sotto la lente del Partito Democratico di Ispica. In un’interrogazione i consiglieri comunali democratici Pierenzo Muraglie e Giuseppe Roccuzzo, dopo aver premesso che “l’Ufficio Servizi Sociali, interpellato telefonicamente in data 9/02/2011, non era a conoscenza del progetto in questione” e che “l’avviso di tale progetto non è stato pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Ispica, né promosso in altre forme” chiedono al sindaco “le azioni che l’Amministrazione comunale vuole porre in essere al fine di garantire i valori di legalità, trasparenza e il diritto alla partecipazione a tutti i giovani ispicesi destinatari di tale avviso”.

Muraglie e Roccuzzo rilevano inoltre che “dall’avviso pubblico non si evince il termine di apertura per la presentazione delle istanze di partecipazione … e non emergono con chiarezza i requisiti dei quali deve essere in possesso il soggetto definito svantaggiato, né tantomeno il soggetto legittimato a certificare lo stato di disagio o devianza sociale”. Lumi vengono anche chiesti al sindaco in ordine alla scelta di Mediter Business Consulting s.r.l quale attuatrice del progetto che beneficerà di 325.600 euro tratti dal totale finanziato di 1.432.876,95 euro e alla presenza in una conferenza stampa, tenuta a Pozzallo il 12 agosto scorso, dagli assessori ai Servizi sociali dei quattro comuni, del vice sindaco Gianni Tringali in luogo dell’assessore Marco Genovese.

“Abbiamo avuto l’impressione – dichiara il Segretario cittadino del Partito Democratico, Gianni Stornello – di trovarci di fronte ad un bando fantasma, a conoscenza di pochi intimi e dai contenuti poco chiari. Non vorremmo che dietro tutto questo – prosegue Stornello – ci sia l’intenzione di gestire l’assegnazione di questi posti di lavoro con grande disinvoltura, eludendo i controlli e con estrema discrezionalità, in un impeto di politica clientelare che sfrutta il disagio o magari lo mortifica, utilizzandolo come presupposto di facciata. Siamo molto preoccupati di questa situazione. Ed è per questo che, oltre all’interrogazione dei nostri consiglieri, abbiamo investito del problema il Prefetto che invochiamo, come autorità di prestigio e di garanzia, perché intervenga a difesa della legalità e del diritto di tutti i giovani interessati a concorrere con criteri trasparenti”.   

 

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