Il parco archeologico di cava Ispica candidato come luogo del cuore del FAI

Il parco archeologico di cava Ispica è stato candidato come luogo del cuore del FAI. Il parco è in quasi totale stato di abbandono e per questo, grazie alla speciale classifica annuale del FAI, giunta alla XII edizione, potrebbe diventare un luogo del cuore e quindi essere destinatario di fondi speciali. Per poter entrare in classifica servono almeno 2500 voti.

Il parco

La valle fluviale che si estende tra i comuni di Modica, Ispica e Rosolini, conosciuta come Cava Ispica, è un sito di straordinaria importanza archeologica e naturalistica. Lunga circa 13 km, la valle ospita una vasta gamma di testimonianze storiche che coprono diverse epoche, dall’Antica Età del Bronzo fino all’epoca medievale e oltre.

Nella contrada Baravitalla, all’estremità nord della Cava, sono state scoperte le tracce di un villaggio risalente alla cosiddetta facies castellucciana (2200-1450 a.C.), un’importante cultura della Sicilia preistorica. La scoperta include una necropoli con la famosa Tomba a finti pilastri, conosciuta anche come Tomba del Principe, che rimanda ai templi megalitici di Tarxien a Malta, e rappresenta un’importante testimonianza dell’architettura funeraria del periodo eneolitico.

All’interno del Parco archeologico si trova anche il cimitero paleocristiano della Larderia, datato al IV secolo d.C., che si sviluppa per 42 metri, con tombe disposte su più livelli, tra cui loculi impilati, tombe ad arcosolio e tombe a baldacchino. Nel fondovalle, invece, il recente rinvenimento del Gymnasium di epoca ellenistica (III sec. a.C.) ha portato alla luce un’aula assembleare con iscrizioni greche e un sedile perimetrale scavato nella roccia.

Il quartiere trogloditico del Cuozzu conserva la chiesa rupestre di Santa Maria, che risale all’epoca normanna e ospita un affresco bizantino raffigurante la Vergine accanto a Cristo sulla Croce. Non lontano, si trova l’ipogeo paleocristiano noto come Camposanto, che presenta tombe a fossa, arcosolio e sarcofagi, e include una rara tomba a forno della prima Età del Bronzo. Interessante è anche il ritrovamento del monogramma di Cristo all’interno di un clipeo.

Le Grotte Cadute sono un insediamento rupestre medievale composto da oltre cento grotte disposte su vari livelli, che furono abitate fino al terremoto del 1693. Qui si trovano ancora tracce di arredamenti murali, botole scavate per l’accesso ai piani superiori e silos campanati per la conservazione delle provviste.

Un patrimonio naturalistico e archeologico inestimabile

Sul versante opposto della Cava, conosciuto come Poggio Salnitro, sorge la Spezieria, una chiesa rupestre bizantina caratterizzata da un presbiterio a trifoglio simile a quello della chiesa di San Pancrati. Al di fuori del Parco, si trova la chiesa rupestre di San Nicola, di epoca alto medievale, utilizzata fino a pochi decenni fa come stalla e magazzino. All’interno, si trovano ancora affreschi che rappresentano la Vergine Glykophilousa, San Nicola e una Annunciazione.

Questa vasta area archeologica e naturale rappresenta un vero tesoro per la storia e la cultura siciliana, un luogo dove la stratificazione delle epoche e delle civiltà è testimoniata da innumerevoli resti di insediamenti e luoghi di culto.

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