È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Il nuovo libro di Andrea Caschetto. Oggi presentazione a Modica
29 Ott 2017 10:44
Giorno domenica 29 ottobre, presso la chiesa di Santa Maria del Gesù a Modica alta, alle ore 18:00 si svolgerà la presentazione del nuovo libro di Andrea Caschetto “Come se io fossi te” ed. Chiarelettere. L’iniziativa è promossa da Libreria Ubik di Ragusa Ibla. Andrea Caschetto ha 26 anni ed è nato e cresciuto a Ragusa, nel sud della Sicilia. A 15 anni, nel 2009, gli è stato diagnosticato un grave tumore al cervello. L’intervento invasivo che ha dovuto subire ha portato con sé una conseguenza significativa: continue amnesie che provocano la perdita della memoria.
A 19 anni gli viene proposto di partire per un viaggio di volontariato di un mese in Sudafrica, per lavorare in un orfanotrofio, e al ritorno in Sicilia scopre qualcosa di singolare.
“Dopo tutti i viaggi compiuti dopo l’intervento al cervello, non riuscivo a ricordare nulla di quello che facevo e che mi capitava”, racconta Andrea “Ma stranamente dopo l’esperienza dell’orfanotrofio vissuta in Sudafrica, al mio ritorno riuscivo a ricordare ogni particolare del viaggio, a differenza di tutte le altre esperienze, di cui non ricordavo quasi niente”.
In quel momento Andrea decide di compiere un viaggio in giro per il mondo, alla ricerca di altre decine di orfanotrofi che potessero emozionarlo
In questo secondo libro Andrea racconta la sua seconda avventura straordinaria nelle terre argentine,questo viaggio nasce da varie necessità: esaudire il desiderio di una ragazza molto amata che adora l’Argentina ma non può andarci; imparare che la disabilità ha bisogno di manutenzione e non di cure perchè non è una malattia ,e ancora raccontare la straordinaria meraviglia della diversità, dando voce agli invisibili.E allora via lungo le strade dell’Argentina.Unica compagna,una sedia a rotelle, metafora del vivere disabile.Da usare per sedersi e per far sedere, per confondersi e far confondere.Per raccontare storie e invitare a raccontarle.A proposito, la sedia ha un nome.Si chiama Azzurra,come la ragazza amata che ama l’Argentina e finalmente con Andrea ci è andata.
EVENTO IN COLLABORAZIONE CON CITTA’ DI MODICA E ASS.CULT.LAP LABORATORIO AUTONOMO POTENZIALE.
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