IL MITO DI COLAPESCE IRROMPE A SCENICA

La quarta edizione di Scenica, con il suo ricco ed eterogeneo programma fatto di teatro, circo contemporaneo, musica e laboratori, rivisita nella sua presentazione il mito di Cola pesce. Metà uomo e metà pesce, figlio del Dio Nettuno e fratello delle Sirene o, secondo un’altra leggenda, di un povero pescatore di Capo Peloro, egli trascorre la sua vita nel blu profondo ed ignoto del mare dello Stretto alla scoperta di foreste sconfinate di coralli, di dimore sottomarine, di città antichissime, di  grotte piene di meravigliose fosforescenze. Scopre così che la sua meravigliosa terra poggia su tre colonne che le correnti marine continuano a sferzare e a fare ondeggiare. Quando un giorno si accorge che uno dei tre pilastri è pericolante, capisce e sceglie il suo destino: sacrificarsi per reggere la colonna debole della Sicilia ed impedire che l’Arte e la Bellezza  sprofondino per sempre  nel mare.
 Scenica, la piccola ape laboriosa che negli anni passati ha realizzato imprese impossibili – portare la luna sulla Terra (2009), i limoni su Marte (2010) e che si è fatta sciame per portare nel nostro territorio diverse forme di arte e cultura (2011) – quest’anno esplora gli abissi, s’avventura nel blu profondo ed ignoto dove trova il proprio destino. Moderna Cola pesce, essa rimane in fondo al mare a sostenere la colonna debole della Sicilia perché non scompaia con tutto il suo patrimonio culturale a ripetere il mito siciliano assurto a metafora della sete di conoscenza “spinta oltre le colonne d’Ercole  del sapere.”

 Chiediamo ad Andrea Burrafato, Direttore Artistico del festival, di presentarci questo evento ormai al suo quarto anno di vita.  “ Il progetto nasce come proposta artistica, culturale e formativa, esplorazione tra le arti, spazio di scambio e confronto, laboratorio di idee ed esperienze. È un’attività dell’Associazione Culturale Santa Briganti, una realtà che opera per consolidare una rete regionale di associazioni, artisti e operatori culturali al fine di fare sistema e rendere la Sicilia meta non più irraggiungibile per le compagnie della scena contemporanea europea.
In questo contesto il festival diventa un importante strumento per la veicolazione di spettacoli “invisibili” per il pubblico dei nostri teatri. Abbiamo assunto a logo di Scenica un’ape laboriosa, raffigurata nella nostra mitica motoape, che porta in giro le sue raffigurazioni dei miti e dei racconti dei nostri cantastorie, instancabile nel suo peregrinare tra piazze e teatri a richiamare guitti, circensi, narratori e affabulatori per fare di Vittoria un grande teatro  delle arti sceniche
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È andata sulla Luna, su Marte, si è fatta sciame. Quest’anno si veste del mito di Cola pesce, un simbolo, dunque, ma anche  un monito di riflessione in questi nostri tempi che vedono la cultura tagliata, il nostro patrimonio archeologico sbriciolarsi, la nostra splendida isola “dimenticata” e consegnata ai Muos, agli affaristi del Ponte sullo stretto o, ancora, agli speculatori e cementificatori di spiagge, litorali e zone faunistiche protette”.

Una ampia documentazione sull’evento e sulla programmazione delle tre giornate la si può trovare sul sito www.scenicafestival.it

Noi non possiamo fare altro che augurare agli artisti e all’Associazione Santa Briganti un buon lavoro e, a fare eco alle parole del  sindaco di Vittoria nella sua prefazione al programma, arrivederci al 2013.

 

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