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“IL DIVERTIMENTO COSMICO” E PEPPE BURRAFATO: UN BATTERISTA RAGUSANO AL TEATRO FRIGIA 5 DI MILANO
06 Nov 2011 10:56
“Il divertimento cosmico è una forma sperimentale di teatro-canzone. La storia descrive le emozioni di un impavido astronauta, interpretato da David Soncini, che alberga tra le meraviglie dell’universo e le miserie terrene. Il protagonista è alla ricerca dell’immenso in cui vorrebbe perdersi ma il destino lo condanna ad atterraggi improvvisi e violenti sulla terra, tra gli umani che lui disprezza.
Il recital si sviluppa tra monologhi e canzoni eseguite rigorosamente “live” da ottimi musicisti. Le atmosfere sono romantiche ed evocative (anni ’80, Bowie), ma al tempo stesso si ride e si sorride per il surreale ed ironico svolgimento della storia dalla quale, tra il cielo e la terra, trapela una feroce critica ai costumi nazionali.”
Così Maurizio Mines descrive lo spettacolo di sua ideazione, una forma particolare e originalissima di critica alla società, ai luoghi comuni, al materialismo dell’essere umano.
La “nota sicula” di questo recital (che vede alle tastiere e alla voce Mines stesso, alle chitarre Max Ruggieri, al basso e al violoncello Angelo Casagrande e nel ruolo del protagonista David Soncini) è il batterista, orgoglio ragusano. Peppe Burrafato, ex batterista degli Strike e batterista della Scarlett Band, ha dimostrato grande versatilità musicale. In seguito allo spettacolo ha dichiarato: “La cosa più difficile da fare, in un teatro raccolto come il Frigia, è ‘accarezzare’ la batteria. Un batterista ha sempre voglia di suonare quanto più forte possibile, la fissa dei volumi poi è tipica dei musicisti in genere! Ma in questo caso, difficoltà a parte, ho assaporato la bellezza di suonare in teatro, di fare musica e interagire con lo spettacolo stesso. Mi sono pure misurato con una piccola prova di “recitazione”, ovviamente tutta mimica, nessuna battuta da imparare a memoria”.
Di certo un’occasione originale per un musicista: amalgamare testi teatrali e brani musicali eseguiti dal vivo è un lavoro di grande coordinazione. Di intesa musicale perfetta.
“Il divertimento cosmico” è tutto questo: uno spaccato divertente di quello che è il mondo oggi, un esempio allegorico di un uomo che preferisce il resto del cosmo al pianeta Terra, corpuscolo che, da lontano, “guarda con tenerezza” e con disprezzo. Molteplici chiavi di lettura rendono lo spettacolo ricco di sfumature. Alla fine, però, è impossibile non avvertire un certo senso di condivisione comica e amara della prospettiva che Mines ha voluto portare in scena.
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