IL CONS. VENERINA PADUA SUL LABORATORIO MEDICO CIRES 2

“Non possiamo rischiare di perdere una struttura del genere, all’avanguardia, di grande profilo tecnologico, che tutti ci invidiano. Una struttura per la quale è già stato speso tanto denaro pubblico. E che, al momento, continua a rimanere inutilizzata”. E’ l’appello che la consigliera provinciale del Pd, Venera Padua, rivolge al presidente della Provincia, Franco Antoci, con riferimento al laboratorio Cires 2 Bioform, ospitato nei locali Asi di Ragusa e voluto dalla facoltà di Medicina del capoluogo ibleo, ormai da tempo soppressa. “Anche la Provincia regionale di Ragusa – continua Padua – può esercitare un ruolo attivo nella definizione del percorso necessario a risolvere una vicenda che, a prendere atto degli ultimi sviluppi, è caratterizzata dai soliti palleggiamenti di responsabilità all’italiana. Il Consorzio universitario ibleo e l’ente di viale del Fante, che tra l’altro sostiene l’ente consortile, possono di certo trovare una rapida intesa che ci consenta di superare i quasi due anni di inattività sostanziale su questo versante.

Due anni in cui sono state studiate tante soluzioni. Di fatto, però, non se n’è attuata neppure una. Se poi ci vorrà una assunzione di responsabilità per dirimere la controversia, è il caso che qualcuno, finalmente, mostri i muscoli, facendo vedere di essere a capo di una amministrazione territoriale per confrontarsi più efficacemente con l’ente consortile con l’intento di trovare una via d’uscita dal guado in cui ci si è impantanati. Sono altresì disponibile, a nome personale e dell’intero partito, a fornire il contributo che potrà servire per venire fuori dalle secche di una questione che, se non ci fossero in ballo tanti soldi dei contribuenti pubblici, sarebbe da definire paradossale. Invece, è il solito esempio di uno spreco che deve a tutti i costi essere evitato”.

 

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