IL COMITATO NO MUOS SANTACROCESE DAL VESCOVO URSO

Una delegazione di attivisti del comitato cittadino No Muos di Santa Croce Camerina e alcuni liberi cittadini, hanno avuto, questa mattina, un’udienza dal vescovo, monsignor Paolo Urso della diocesi di Ragusa. Naturalmente il tema in discussione è stato il Muos di Niscemi, l’arma strategica offensiva di nuovo tipo, che fa parte di un sistema di basi analoghe, sparse in diversi continenti, collegate a un sistema di satelliti geostazionari che consentono agli Stati Uniti d’America, senza alcun controllo da parte italiana, di condurre azioni di rilevazione, controllo, guida di droni, possibili e multiple azioni di disturbo e di offesa verso terzi.

 

La delegazione ha consegnato a monsignor Urso, un dossier aggiornato e approfondito, con pubblicazioni, ricerche e aggiornamenti riguardante la problematica Muos e l’impegno pacifista e anti militarista che i Movimenti No Muos di tutta la Sicilia si sono assunti e stanno portando avanti per contrastare questo Eco-Muostro. La visita di oggi, come ha dichiarato Silvio Rizzo, componente del Comitato Cittadino No MUos di Santa Croce, ha voluto rimarcare la grande preoccupazione per la  pericolosità che quest’arma bellica, futuristica, silente e invisibile potrà creare entrando in funzione.

 

Abbiamo sentito il bisogno di esternare e far conoscere al nostro vescovo, che migliaia di persone già sensibili e coscienti del problema si stanno spendendo in prima persona per impedire e contrastare la quasi ormai completa costruzione del Muos. Abbiamo raccolto firme, fatto manifestazioni, come quella nazionale del 6 ottobre 2012, dove piu’ di 5000 persone hanno detto No al Muos. Da più di un mese c’è un presidio permanete a Niscemi in contrada Ulmo, per impedire che i camion e le gru possano entrare nella base militare per completare la costruzione. E proprio notizia dell’ultima ora, in nottata il presidio che aveva frenato il passaggio della gru  è stato soprafatto con la violenza delle forze dell’ordine.

 

Abbiamo chiesto un aiuto, quello cristiano, di solidariètà della chiesa di poter sensibilizzare e scuotere le coscienze di chi crede nella pace, nella fratellanza e alla salute dei nostri figli e del loro futuro. Abbiamo trovato il nostro vescovo, abbastanza preparato e a conoscenza del problema, aveva già ricevuto tempo addietro un’altra delegazione No Muos della provincia. Il vescovo, ha ribadito la piena solidarietà per chi lotta per una causa comune soprattutto se riguarda la salute e la pacifica convivenza, ed ha suggerito, al comitato presente di contattare anche i vescovi delle diocesi di Caltanisetta e di Caltagirone, in quanto, a metà febbraio, ci sarà l’assemblea Episcopale Siciliana, dove insieme possono portare la problematica No Muos per poter relazionare un documento congiunto di tutta l’assemblea. 

 

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