IL CDA DEL CONSORZIO CHIEDE AIUTO AL TERRITORIO

Consiglio di Amministrazione del Consorzio Universitario, sindacati, deputati regionali e nazionali (Fabio Granata in prima fila) partiti politici, ed anche “curiosi” alla riunione indetta dal Presidente del cda Di Raimondo per chiedere al Rettore Recca il rispetto degli accordi (verbali aihmè) per le due facoltà di giurispudenza e agraria a Ragusa. Le risorse ci sono (Ragusa si è dissanguata in effetti per far fronte alle grandi spese che ogni facoltà comporta), la volontà di andare avanti c’è ed allora cosa manca?  Manca secondo molti la istituzione di un quarto polo che metterebbe a riparo l’area iblea ed aretusea da ogni pericolo di “bizzarie” di Catania. La colpa è stata di Enna e della Regione perchè tutto sembrava liscio ed invece Enna che prende i finanziamenti dalla Regione si è voluta cautelare strappando “le carte” che pur aveva firmato assieme a Ragusa e Siracusa.

O lo Stato o la Regione o meglio tutti e due devono far fronte alle esigenze della università ragusana: e questo ci è sembrato di cogliere dalle parole di Fabio Granata che fa anche parte della Commissione legislativa che si occupa delle Università; quindi salta fuori il ruolo della Regione che può fare molto di più rispetto alle promesse che anche stavolta non sono supportate da atti legislativi certi. Presente anche i due responsabili diei Cristiano-riformisti Bertolone ( Commissario regionale ) e Fenoaltea (Commissario provinciale). A quest’ultima abbiamo chiesto un parere sulla riunione di lunedi a mezzogiorno: “Penso sia già troppo tardi per rimediare alle inadempienze di Catania, ma se il territorio resta unito è possibile ancora recuperare le due facoltà cancellate. Alla lunga però è il quarto polo che risolverà i problemi dell’Univertrità sia per Ragusa che per Siracusa e la stessa Enna che non può sopravvivere solo di “elargizioni” regionali”. Sante parole !   

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it