Il “caso” del consiglio comunale di Vittoria, l’opposizione incontra il Prefetto e il Questore

Nella giornata di ieri, 13 dicembre,il presidente del consiglio comunale Alfredo Vinciguerra e i capigruppo di opposizione Salvo Sallemi, Nello Dieli, Biagio Pelligra, Bianca Mascolino, Sara Siggia e Valentina Argentino hanno chiesto e ottenuto un incontro con il Prefetto e il Questore di Ragusa al fine di discutere dello stallo relativo al consiglio comunale di Vittoria.

A margine dell’incontro sono arrivate le dichiarazioni dei consiglieri d’opposizione di Fratelli d’Italia, Diventerà Bellissima e Lega: “Ringraziamo il Prefetto e il Questore per avere prontamente accolto la nostra richiesta di un confronto su un tema di assoluta urgenza per la città. La vita democratica di Vittoria e del suo senato cittadino è paralizzata a causa di una maggioranza che rifiuti di andare avanti perfino nei punti più essenziali come la composizione delle commissioni consiliari”.

“Abbiamo manifestato tutta la nostra preoccupazione – dicono i consiglieri – per una deriva democratica che sta colpendo la città. Dal canto nostro abbiamo sempre rispettato le leggi e il regolamento d’aula e alla sacralità delle norme ci si deve attenere. Non può dominare, specie in un periodo di assoluta emergenza, la protervia della maggioranza che in maniera arbitraria sta bloccando la democrazia, il consiglio e di conseguenza l’approvazione di atti importanti e fondamentali così come sta soffocando la partecipazione democratica tramite il lavoro delle commissioni e la discussione di interrogazioni, mozioni e altri atti ispettivi”.

“Abbiamo quindi rassegnato al Prefetto e al Questore le nostre riflessioni con assoluta fiducia nel lavoro delle istituzioni a difesa della Città. Oggi, inoltre, è avvenuto l’ennesimo episodio di mancanza di confronto e di democrazia. In conferenza dei capigruppo non si sono presentati gli esponenti della maggioranza ed erano presenti solo i componenti dell’opposizione. La città non è di una parte politica: è di tutti. Ma ciò qualcuno sembra ancora non averlo capito. Noi siamo pronti a lavorare per i cittadini: aspettiamo in aula i nostri colleghi”, concludono.

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