Il caso dei vaccini di Scicli finisce a Pomeriggio 5. VIDEO

Il caso dei vaccini dati con il passaparola a Scicli finisce a Pomeriggio Cinque, il celebre programma condotto da Barbara D’Urso. Ci troviamo davanti il Municipio: ci sono alcuni privati cittadini e il sindaco della città, Enzo Giannone. Si cerca di ricostruire il caso dei vaccini dati con il “passaparola”.

La prima a parlare è Katia, una privata cittadina che dichiara ai microfoni di Giuliana Zanca che, a suo parere, il medico ha fatto male a dare i vaccini in quel modo, anche perchè avrebbe dovuto chiedere, secondo lei, opinione ai dirigenti per sapere cosa farne delle dosi in eccesso: “Il vaccino non andava buttato, ma bisogna chiedere ai dirigenti cosa farne. Siamo alle solite. Poteva essere dato agli anziani”.

Di parere opposto un’altra privata cittadina, che invece difende l’oeprato del medico: “Ha operato facendo la scelta giusta. Lui era il responsabile, chi avrebbe dovuto prendere questa decisione?”.

Il fatto è noto: il 5 e 6 gennaio sono state somministrate ad alcuni cittadini fuori elenco delle dosi di vaccino, in quanto non si sarebbero presentati chi ne aveva diritto. Successivamente, Don Bonincontro, sacerdote ultraottantenne di Modica, viene chiamato per usufruire del vaccino, il 5 gennaio.

E’ stato lui, secondo le sue stesse ammissioni, a dirlo ai parrocchiani durante la messa del 6 gennaio e così, il giorno stesso, un centinaio di persone si assembrano davanti all’RSA di Scicli. Si difende però il medico, Claudio Caruso, momentaneamente sollevato dall’incarico di responsabile delle vaccinazioni a Scicli, il quale ha sempre dichiarato di aver agito in buona fede.

Il sindaco Enzo Giannone, presente durante il servizio, è riuscito a dire di voler riportare la vicenda ai fatti, ma il collegamento gli è stato quasi immediatamente tolto per motivi di tempo dalla D’Urso.

PER RIVEDERE IL SERVIZIO CLICCA QUI

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it