IL CARRUBO STA MORENDO!

Il carrubo è un albero maestoso dai natali remoti. Importato in Sicilia dai Fenici, oggi purtroppo rischia la completa estinzione. Nella Sicilia orientale rappresenta un patrimonio culturale e storico. I suoi frutti un tempo venivano impiegati nelle attività commerciali dell’antichità: i semini delle carrube erano, infatti, usati per pesare l’oro in carati, dall’arabo “quirat”. Oltre a questo uso improprio del frutto, le carrube sono da sempre usate per le molteplici proprietà nutritive e salutari, spesso a nostra insaputa.

La buccia delle bacche di carrubo è ricca di vitamina E, mentre la parte del frutto è nota per le sue virtù astringenti. Le carrube sono indicate contro la diarrea nei bambini, ma sono ottime anche per i disturbi intestinali degli adulti. Il frutto del carrubo è nutriente e re-mineralizzante, ideale come ricostituente nei periodi di spossatezza.

La farina di carrubo, che si trova in farmacia o in erboristeria, è un sostituto della farina ideale per i celiaci, ma è conosciuta ed usata anche da chi vuole far addensare torte e dolci con un ingrediente naturale, dal sapore che ricorda vagamente quello del cioccolato.

Oggi, però, non c’è nessuna azione che lo salvaguardi. Questa la denuncia del Coordinatore Provinciale dell’Associazione Ambientalista, Salvatore Mandarà. “Oggi assistiamo alla totale e completa indifferenza nei confronti di un fenomeno di gravità inaudita. I carrubi muoio e nessuno fa niente e con loro muore anche la nostra storia”.

Mandarà punta il dito alle mancate politiche in difesa di questa pianta millenaria: “Negli anni novanta esistevano degli incentivi regionali che favorivano la piantumazione e la cura dei carrubi, oggi, però, non se ne ha più traccia. Il carrubo è molto prezioso per via di tutte le sue caratteristiche organolettiche, ma le Amministrazioni locali non si occupano di lui. I topi rovinano la corteccia in modo inesorabile e gli incendi li annientano. Ad attenzionare questa problematica dovrebbe essere l’ente provinciale e quello regionale, per questo motivo mi rivolgo all’Assessore Regionale Aiello. Lui, infatti, saprà provvedere ad avviare un iter istituzionale consono per far rivivere i carrubi. Il fine ultimo sarebbe quello di mettere a punto degli incentivi per salvaguardare, tutelare e valorizzare questa pianta. Faccio appello, dunque, alla ragusanità dell’Assessore Aiello, affinchè queste somme vengano destinate il più presto possibile ai carrubi”. 

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