Il caldo: una calamità per il settore Federmoda

Si parlerà di forte crisi del settore Federmoda nell’incontro in programma a Sciacca il prossimo 7 novembre. Un momento difficile per la categoria dalla quale parte un grido di allarme sulla scia di quanto sta accadendo in tutta l’isola. Parte da tutta la Regione per arrivare anche in provincia di Ragusa dove la Federmoda conta diverse attività. “Il Pil di questo settore, nella Regione Sicilia, è secondo solo a quello del Food”, commenta così il presidente provinciale di Federmoda Ragusa, Daniele Russino – il caldo torrido di tutto ottobre e dei primi due giorni di questo mese di novembre sta mettendo in forte sofferenza il settore. Per gli operatori del settore abbigliamento la questione da risolvere è più che urgente”.

I pagamenti delle prime scadenze delle forniture invernali sono già in corso.

“In queste ore sta scadendo la prima tranche, per i negozi di abbigliamento dell’isola, riguardante il pagamento della merce invernale già acquistata e consegnata nel mese di agosto – spiega Russino – i titolari, dunque, stanno corrispondendo il dovuto a fronte di una perdita che, secondo lo storico del fatturato riferito al 2022, si aggira tra il 40 ed il 50 per cento. E tutto ciò a causa delle elevate temperature che stanno proseguendo. Recuperare le spese già programmate diventa un terno al lotto”.

Avviate le promozioni e le vendite on-line.

“Sono numerose le attività che hanno già avviato, nella maggior parte dei casi promuovendole online, vendite di convenienza per i consumatori nel tentativo di recuperare almeno una parte delle spese sostenute – spiega ancora Russino – con un’aggravante. Tra pochi giorni ci saranno le iniziative promozionali del Black Friday per cui, nel settore, si registra una stagnazione assoluta visto che in molti preferiscono attendere. Naturalmente, la questione riguarda non solo l’abbigliamento ma anche i negozi di calzature e di accessori. Si prevede che, anche a novembre, questo caldo anomalo possa proseguire disincentivando ulteriormente le vendite dell’invernale. Ecco perché riteniamo che ci siano gli estremi per parlare di calamità naturale e chiederemo che chi di competenza valuti, visto che la gravità della situazione riguarda in primis la Sicilia, se esistono i termini per predisporre indennizzi specifici a vantaggio della categoria”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it