I SOGNI DELLA MEMORIA

Si è svolta ieri, 25 Aprile, la seconda edizione de “I Sogni della Memoria”, la giornata organizzata dal Movimento Azzurro di Modica dedicata alla riscoperta dell’antico quartiere di Cartellone. Una visita al quartiere di Cartellone, dà la possibilità di conoscere una porzione della storia di Modica, dalla coabitazione con la comunità ebraica, alle chiese del SS. Salvatore e di S. Anna, dal Portale De Leva, ai numerosi magazzini settecenteschi. Il percorso mostra chiese svettanti, scale, vicoli dove il tempo è rimasto imprigionato. Da Cartellone si gode di mirabili scenografie scolpite nella pietra. Ma il senso de “I Sogni della Memoria” è di andare oltre i monumenti, per raccontare anche la città della gente che in questo quartiere è vissuta, scoprendola in parte con le parole di quei grandi artisti che hanno conosciuto Modica, che l’hanno amata e celebrata. Il gruppo ha poi visitato il Cat Village, il Balcone Incantato e la ricostruzione in grotta di una capanna del Neolitico. Si sono recitati versi, del poeta Carmelo Assenza, brani di Ciccio Belgiorno

A Cartellone ogni scalino è una miniera e il racconto di questi luoghi ci svela il teatro di un’umanità ormai perduta, ma questa umanità è stata ritrovata nelle poesie di Enza Giurdanella, lette dalla stessa autrice, nei brani presentati da Piero Pisana ed Enrica Guerrieri di Oltre la Luna.

Le due associazioni in questo fine settimana hanno collaborato vicendevolmente, infatti il Movimento Azzurro è stato presente ad Oltre le spighe nei giorni 21 e 23 Aprile, mentre Oltre la Luna è stata presente a “I Sogni della Memoria”.

Alla fine, il gruppo si è diretto verso il parco di san Giuseppe ‘o Timpuni, dove ha potuto consumare una grigliata preparata dai soci del Movimento Azzurro per trascorrere insieme gioiosamente il resto della giornata ancora tra canti, balli e poesie. L’iniziativa nasce dalla convinzione che una società acquista consistenza laddove essa abbia la percezione, la coscienza del possesso di un patrimonio culturale da salvaguardare e tramandare ai posteri. Vuole essere il punto di partenza da cui sviluppare una riflessione sul presente e un’interpretazione del proprio futuro.

 

 

 

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