I musici e la musica. Presentato libro del “duo” Cannizzaro-Roccaro. A Modica

Se è vero che “ogni proposito va sostenuto con azioni concrete”, deve esser dato atto che, il duo di scrittori-musicisti” Cannizzaro-Roccaro, ieri sera ha dimostrato questo teorema in modo egregio. La coppia di amici-musicisti d’infanzia, che nella vita fa tutt’altro (Roccaro è medico specialista mentre Cannizzaro è comandante della Polizia Locale di Modica) ha, infatti, presentato il libro “MUSICI DELLA CONTEA DI MODICA”, opera edita dalla lungimirante ed innovativa ADIERRE EDITRICE, diretta dal prof. Orazio Ruscica. L’editore, chiamato sul palco, ha avuto parole di grande stima, sia per il “risultato finale ottenuto, ma soprattutto per la serietà e l’impegno dimostrato dai due autori”. “L’Adierre è una grande famiglia, una casa aperta a tutti ha sinteticamente aggiunto Ruscica – sempre pronta alla divulgazione di ogni forma di cultura che possa lasciare il segno nell’uomo”.

Un lavoro nato “quasi per scommessa” in una sera d’inverno, mentre i due musicisti stavano lavorando, presso gli studi dell’AJPUNTO MUSICA Multimedia Group, alla registrazione del brano Hallelujah, cantato dalla Polizia Locale di Modica (brano che poi ha realizzato oltre dieci milioni di visualizzazioni su YouTube!). Va subito detto che l’Atrio Comunale, bardato a dovere con un bellissimo palco ed un grintoso service audio-video, curato impeccabilmente dalla Promo Service di Giuseppe Stornello, era gremito in ogni ordine di posti. La diretta Facebook, organizzata perfettamente dalla RTM con il supporto tecnico dell' AJPuntomusica, grazie al lavoro di   Massimo Poidomani e Massimo Pisani, ha garantito la visione a chi, causa restrizioni Covid, non era riuscito a prenotarsi per l’evento. La serata è stata aperta da una meravigliosa esecuzione di un brano di propria composizione maestro Sergio Carrubba. Partendo dalla conduzione perfetta di Massimo Culmone, il libro, che vede l’attenta e bellissima prefazione di Roby Facchinetti, è stato analizzato e presentato dalla costante, precisa e dotta esposizione del Prof. Giuseppe Barone, Ordinario di Storia Contemporanea dell’Università di Catania. Nella descrizione, molto fluida ed elegante, seguita con molta attenzione dal pubblico, Barone ha avuto ampie parole di stima ed ammirazione per il lavoro svolto dai due “dotti scrittori” (così più volte definiti), laddove nulla è stato mai lasciato al caso o ad improvvisazioni narrative”. 


Un’ attenta ricerca su un fronte di oltre settant’anni di storia – ha ribadito Barone- è stata innestata con sapienza, seguendo un filo conduttore continuo e ben architettato, in cui la trama del libro, si è sempre inserita cronologicamente e perfettamente a tema, con i principali fatti sociali, politici e di costume delle varie epoche”. “Un’opera di grande valore di ricerca storica, direi assolutamente unica – ha continuato Barone – che restituisce alla Città un patrimonio musicale e storico a molti ancora sconosciuto. Un libro assolutamente di valore da non perdere”. La serata è stata piacevole anche perché, alle simpatiche interviste effettuate da Culmone ai due protagonisti che hanno anche molto scherzato fra loro, si sono alternati veri momenti artistici di musica realmente “suonata dal vivo”. 

Saro Cannizzaro ha desiderato condividere le sue performances dell’evento, con il proprio compagno di vita musicale Guido Cicero, chitarrista e cantante, oltre che rinomato pittore d’arte contemporanea (suo è il dipinto della copertina del libro dedicato al compianto maestro Gianni Bergamasco, peraltro ieri era esposto su tela originale sul palco). Francesco Roccaro (Frank, questo il nome d’arte), invece, ha voluto dividere i momenti artistico-musicali della serata, con l’amico fraterno Angelo Giurdanella (insegnante nella vita ma valente chitarrista fin dagli anni ’70), più volte citato nel libro, utilizzando anche una vera e propria band, che lo ha accompagnato. Oltre a Giurdanella alle chitarre, la formazione si è avvalsa della presenza di Angelo Fontes, rinomato maestro d’arte ed ottimo batterista da oltre 50 anni e del talentuoso bassista Tiziano Militello, che alterna la musica (è insegnante in diverse accademie musicali) al lavoro di commercialista. Nel mezzo della serata, non sono mancati, ovviamente, i saluti istituzionali dell’Amministrazione Comunale (che ha patrocinato gratuitamente l’evento) portati dal Sindaco, Ignazio Abbate, e dell’Assessore, Maria Monisteri. 


I due si sono fortemente complimentati per l’iniziativa che vede, ancora una volta, la storia di Modica alla ribalta. Molto seguito è stato il video messaggio inviato da Roby Facchinetti, che ha voluto salutare tutti i presenti, augurando un “grande in bocca al lupo” ai due scrittori-musicisti e consigliando a tutti di acquistare il libro, ricordandone il grande valore storico. Commovente è stata la dedica di Francesco Roccaro alle tante persone scomparse nel corso degli anni (ma citate nel libro) fra cui, il pianista, ha voluto dedicare il proprio brano “Serenade”, alla compianta ed amatissima compagna d’infanzia, Roberta Galfo (scomparsa prematuramente proprio lo scorso anno, a causa di un fulmineo male incurabile). Altro brano eseguito dalla band (che poi in realtà è una nuova riedizione del sempre redivivo gruppo storico “Il Nostro Parere”) è stato “Gabryamor”, pubblicato dall’etichetta AJMusic lo scorso anno (il brano fa parte del CD, in imminente pubblicazione “The first name loves songs”, sempre con l’etichetta AJMusic). I brani eseguiti comunque, sono stati certamente di pregevole fattura ed in pieno stile “Smooth Jazz”, vedendo lo sviluppo di accattivanti temi, seguiti da improvvisazioni di pianoforte, chitarra e basso molto interessanti. Il duo Cannizzaro-Cicero (in arte Y Guisar) ha deliziato i presenti con un’impeccabile esecuzione di un medley dedicato al grande De André, accompagnato più volte dai cori e “claps hands” a tempo, dal pubblico presente. Cannizzaro poi, ha lasciato tutti stupiti (dimostrando ampiamente il proprio percorso di crescita musicale, negli anni) eseguendo, insieme al supporto corale di Cicero, il difficilissimo brano di AndreaBocelli “Melodramma”. Un’esecuzione impeccabile, di grande passione e senza sbavature tecniche. Simpaticissimo è stato anche l’intervento (fra il pubblico) di Massimo Giuca, in arte Mister Max, che, intervistato all’improvviso da Massimo Culmone, ad un certo momento si è messo a cantare l’esilarante “Mi scassàru u’ scaldabagnu” (riedizione e parodia in modicano del brano “Hanno ucciso l’uomo ragno” di Max Pezzali) che all’epoca, vendette centinaia di migliaia di musicassette nel mondo. 


Il brano, accompagnato dal battito delle mani a tempo, è stato molto apprezzato dal pubblico. Inutile dire che tutto l’impianto fonico-musicale è stato curato, con grande professionalità, da Marcello Prati, amico fraterno dei due scrittori-musicisti, ideatore e presidente dell’oramai scomparsa COMA Records (proprio la prima etichetta di Mister Max) e poi produttore e fonico per tanti anni della stessa AJMusica Multimedia Group. Nel finale anche il mitico brano “Infiniti noi “(dei Pooh), dedicata dai musicisti all’amico Roby Facchinetti ed eseguita impeccabilmente da un trio vocale d’eccezione Cannizzaro-Roccaro-Cicero, con il sontuoso accompagnamento e “solo guit- over-drive” di Angelo Giurdanella. Insomma, una serata di cultura e musica live da non dimenticare, per un libro assolutamente da possedere, che parla di sessant’anni di “note, storie e canzoni” ma che è parte integrante della cultura e della memoria storica di questa Città e dell’antico territorio della “Contea di Modica”.

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