I “CUNTI” DI SCHEMBARI E BURGIO CONQUISTANO IL PUBBLICO

 La riconquista di antiche dimensioni. Quando non c’era né luce elettrica, né cinema, né televisione. Quando c’era qualcuno che, in occasione di certi lavori e nelle serate lunghe dell’inverno, intratteneva gli astanti con i “cunti” tramandati per via orale. E’ la stessa atmosfera che hanno cercato di trasmettere, ieri sera, Ciccio Schembari e Peppino Burgio dalla balconata di piazza della Repubblica, con canti, “cunti” e poesie nel corso della seconda serata di “ArchiFest” 2012, la kermesse promossa dall’associazione culturale “Palco Uno” diretta da Maurizio Nicastro per valorizzare uno dei quartieri più affascinanti di Ragusa Ibla, quello degli Archi. “Autori e narratori – ha spiegato Schembari – erano generalmente analfabeti, la fonte della loro ispirazione era la vita e i “cunti” sono delle vere pagine di letteratura e di poesia. La riproposizione dei “cunti”, in quest’epoca così lontana, offre il gusto caldo delle cose antiche e la freschezza della letteratura sempre attuale”. Particolarmente coinvolgenti anche le poesie in dialetto di Burgio che ha raccontato la sua vita, segnata, soprattutto negli ultimi anni, da eventi particolarmente dolorosi, “che ho superato – ha raccontato al pubblico – grazie alla fede e alla voglia di raccontarmi attraverso dei componimenti in versi. Niente di speciale ma per me sono molto significativi perché esprimono la pienezza del mio vissuto”. Dal “compare prete” alla leggenda dei Cento pozzi (area periferica alle porte di Ragusa, Schembari e Burgio hanno saputo intrattenere i presenti in modo nuovo e, allo stesso tempo, ricco di tradizione: un’ora e mezza fitta di racconti e di “divertissement” in lingua iblea. Il pubblico, poi, ha applaudito la pièce portata in scena dalla compagnia Teatro degli Archi di Comiso, dieci anni di attività, che ha proposto “Caffè e Cornetti”, commedia in due atti di Francesco Chianese, con la regia di Carmelo Sallemi. Gli spettatori, che hanno trovato spazio anche sulle gradinate della chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, per vivere ancora meglio il fascino dei monumenti barocchi patrimonio dell’Unesco, si sono divertiti seguendo le vicende contrassegnate da tutta una serie di equivoci di due baristi che tradiscono la propria moglie con quella dell’altro. Alla fine, però, quando tutto ritorna alla normalità, o quasi, in ciascuno emerge la convinzione che è meglio accontentarsi di quello che si ha. Grande attenzione dei visitatori anche per la mostra di artisti iblei in esposizione a palazzo Cosentini. “ArchiFest” 2012 proseguirà anche venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 settembre. Un altro week end che si annuncia ricco di eventi.

fficio Stampa Giorgio Liuzzo

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it