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I comuni ragusani non segnalano evasori alle Entrate. In due incassano appena 409 euro
31 Dic 2025 08:40
Una legge consente ai Comuni di ottenere il 50% del gettito incassato per le segnalazioni all’Agenzia delle Entrate, ma agli enti interessa sempre meno. Addirittura in sette anni questo genere di incasso è più che dimezzato, nel 2024 pari a 2 milioni e mezzo di euro contro gli 11,4 milioni del 2018.
Di pari passo i nostri Comuni: soltanto in due hanno ottenuto quest’anno somme che equivalgono a briciole, gli altri dieci neanche un euro.
L’elaborazione è del Centro Studi Enti Locali, dalla quale emerge, a livello locale, la sorpresa di Monterosso Almo, il più piccolo tra i nostri Comuni, che ha incamerato nel 2025 325 euro quale contributo per il 2024. Il Comune di Ragusa soltanto 84 euro, il resto zero.
Lo scorso anno, da noi era andata peggio: Modica aveva incassato 44 euro, Ragusa 35.
In Sicilia, nel riparto 2025 sul 2024 sono 13 i Comuni ad avere avuto 6.791 euro complessivi, il primo è Marsala con 2.427 euro.
In Italia
Il Comune italiano che ha ottenuto di più è Genova che grazie alle sue segnalazioni ha consentito di sottrarre all’evasione oltre 800mila euro. Tra le curiosità c’è Vasia, un piccolo comuni ligure che conta meno di 400 abitanti, che arriva a incassare più del doppio della Capitale: 20.710 euro contro 10.145. Allo stato attuale lo Stato riconosce ai Comuni una compartecipazione del 50% delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo grazie alle loro segnalazioni. All’inizio questa quota era pari al 30%. Poi la percentuale fu elevata al 33% per passare poi al 50% e – negli anni tra il 2012 e il 2021 – addirittura al 100%. Dal 2022 la percentuale è tornata al 50%. Ora si sta valutando di tornare al 100%.
Sono appena 304 in tutto i Comuni beneficiari e rappresentano una quota ridottissima rispetto ai circa 7.900 enti locali italiani: meno del 4% partecipa in modo attivo allo strumento delle segnalazioni qualificate.
Nella geografia della lotta all’evasione il Nord appare dominante. In testa c’è la Lombardia con 97 Comuni e 1.009.938 euro di riparto (circa il 40% del totale nazionale). Seguono Liguria (442.290 euro con 15 Comuni), Emilia-Romagna (362.471 euro con 66 Comuni) e Toscana (300.454 euro con 17 Comuni). Queste quattro regioni, da sole, concentrano la gran parte delle risorse. Nel Mezzogiorno e nelle Isole i riparti restano marginali: Campania 7.306 euro, Puglia 1.495 euro, Sicilia 6.791 euro, Sardegna 8.396 euro. È un divario che non riguarda solo il tema dell’evasione, quanto quello della capacità amministrativa, dell’organizzazione degli uffici e della continuità delle attività di controllo.
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