Ha riaperto l’asilo nido comunale di via Muzio Scevola a Modica: accoglierà 39 bambini

Dopo mesi di lavori e preparativi, ha riaperto i battenti oggi, martedì 28 ottobre, l’asilo nido comunale di via Muzio Scevola a Modica, pronto ad accogliere 39 bambini fino ai tre anni di età.

Si tratta di una notizia attesa da molte famiglie modicane, che da tempo auspicavano il ritorno in funzione della struttura, punto di riferimento per l’infanzia cittadina e che, così come avvenuto l’anno scorso, hanno dovuto subire molti disagi dovuti al ritardo dell’avvio dell’anno scolastico.

Come comunicato dal Sindaco Maria Monisteri, l’apertura di oggi è “il frutto di un lavoro costante e accurato portato avanti in questi mesi”. La gestione del servizio è stata affidata, a seguito di un avviso pubblico, a due cooperative sociali — Pueri di Palermo e Iride di Scordia — che hanno collaborato con il Comune in un percorso di coprogettazione educativa, volto a garantire un modello di continuità e qualità didattica.

La gestione avrà una durata biennale, con possibilità di proroga per ulteriori due anni, assicurando così stabilità e riduzione dei tempi amministrativi.

Nei giorni precedenti l’apertura, l’Amministrazione comunale e le cooperative affidatarie hanno incontrato personale e famiglie, avviando un dialogo partecipato definito come una vera e propria “alleanza educativa”, fondamentale per la serenità dei piccoli ospiti.

Sono stati completati tutti gli adempimenti necessari per rendere la struttura pienamente funzionale e sicura: pulizia e scerbatura degli spazi esterni, verifica degli impianti, sistemazione degli arredi e controlli sulle condizioni di sicurezza.

La riapertura dell’asilo di via Muzio Scevola rappresenta un passo concreto nel potenziamento dei servizi educativi per la prima infanzia, settore che il Comune di Modica considera strategico per lo sviluppo sociale e per il sostegno alle famiglie come ha evidenziato la presenza questa mattina alla riapertura dell’assessore alle Politiche Educative ed Istruzione, Concetta Spadaro.

Nonostante la soddisfazione per la riapertura, resta però più alta la domanda rispetto ai posti disponibili: sono infatti numerose le famiglie che, per necessità, sono costrette a rivolgersi a strutture private.
Un segnale che conferma la forte esigenza di ampliare ulteriormente l’offerta dei servizi per la prima infanzia in città. Intanto, dal Comune arrivano rassicurazioni per altri due servizi attesi: il Centro diurno Sacro Cuore, attualmente chiuso e atteso dalle famiglie e dai ragazzi con disabilità e l’asilo nido di Gianforma, dove – come fanno sapere dagli uffici – “si stanno già predisponendo gli acquisti degli arredi” in vista dell’apertura prossima.

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