GRANDE SUCCESSO PER IL SECONDO APPUNTAMENTO DEL PRESEPE VIVENTE DI MONTEROSSO ALMO

Erano oltre duemila ieri sera i visitatori provenienti da ogni parte della Sicilia per la seconda giornata di rappresentazione del presepe vivente di Monterosso Almo: il cuore antico della città, il quartiere Matrice, è stato animato dal saliscendi di chi osservava e ammirava l’attività di più di trecento figuranti dell’associazione “Amici del presepe” che hanno messo in scena una delle edizioni più memorabili del presepe vivente, quest’anno giunta al ventisettesimo appuntamento.

Il Capodanno, grazie anche alla bella serata, si è trasformato così in un momento tutto da vivere per ammirare gli scorci nascosti del centro montano e per farsi catturare delle decine e decine di scene abilmente ricostruite che hanno trasportato i visitatori indietro di decenni. Fondamentale la ricostruzione storica degli antichi mestieri messa in piedi dagli “Amici del presepe”: anche quest’anno sono stati seguiti infatti con la massima attenzione tutti gli aspetti filologici, grazie ai quali nulla è stata lasciato al caso, ricostruendo i vari ambienti con una perfezione accurata, quasi maniacale, per quanto riguarda i dettagli. Ciò ha anche significato il recupero di centinaia di antichi oggetti ritrovati nelle case dei nonni, tramandati da una generazione all’altra.

Il corteo, formatosi in piazza San Giovanni e poi radunatosi in piazza Sant’Antonio, dove è situato l’ingresso del presepe, ha potuto contare su un flusso continuo di persone rimaste estasiate dalla fucina del fabbro ferraio, dalla preparazione del pane, dalla “putia ro vino” in cui gli avventori hanno deliziato i presenti con le tradizionali nenie siciliane; senza dimenticare, ovviamente, l’artigiano che riparava le sedie realizzate con le fascine oppure il “cunzatore” di scope. Non mancavano poi l’intagliatore di flauti e le vecchie comari, interpretate da alcune giovanissime, che hanno reso nel modo più affascinante possibile l’“arte” del pettegolezzo, o meglio del “curtigghiu”.

Quello che però ha lasciato piacevolmente sorpresi i visitatori è stata senza dubbio la scena della Natività ricostruita nella maniera più attenta, seguendo i canoni della tradizione: oltre al bue e all’asinello, accanto a San Giuseppe e alla Madonna c’erano  i tre Magi, seguiti da una corte di dignitari, che hanno reso più evidente il contrasto tra l’umiltà della nascita del Bambino Gesù e la magnificenza di vesti e doni regalati al Re dei Re.

“La macchina organizzativa – afferma Paolo Tavano, presidente dell’associazione “Amici del presepe” – anche ieri ha funzionato alla perfezione. E siamo stati in grado, grazie pure alle condizioni meteo che ci hanno favorito, di ammaliare le numerose persone che sono venute a trovarci, rimaste letteralmente ammaliate dall’atmosfera che si respirava. Ieri sera non c’erano pullman organizzati e tutto l’afflusso su cui abbiamo potuto contare dimostra che il presepe vivente di Monterosso Almo continua a fare registrare una certa attenzione soprattutto nel contesto della Sicilia orientale. Speriamo di ripeterci anche per le prossime rappresentazioni”.

Il presepe vivente di Monterosso Almo, infatti, tornerà in scena venerdì 6 gennaio e domenica 8 gennaio, a partire dalle 17.30. Altre due occasioni, dunque, per vedere all’opera i figuranti capaci di rendere al meglio la magnificenza del momento legato alla Natività. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il 339739007.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it