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Grande successo per il debutto della nuova produzione “Il re muore” della compagnia G.o.D.o.T.
16 Dic 2019 17:09
L’avvento della morte vissuta da diversi punti di vista, tra la speranza di poter sopravvivere e l’inesorabile consapevolezza che nasce dalla conoscenza che diagnostica e prevede la morte stessa. È questo il tema centrale dell’opera teatrale “Il Re muore” di Eugène Ionesco, andata in scena lo scorso fine settimana, il 13, 14 e 15 dicembre presso il Teatro Ideal di Ragusa con la straordinaria interpretazione degli attori della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa diretta da Vittorio Bonaccorso e da Federica Bisegna.
Tre giorni di successi ed applausi per una trama complessa ma leggera allo stesso tempo e che, grazie alla riuscitissima messa in scena, ha affrontato un tema delicato e particolare. Può l’uomo di oggi dare una ragione alla fine della sua vita? A questo interrogativo ha provato a rispondere il bravissimo e impeccabile Vittorio Bonaccorso, nel ruolo centrale del sovrano Berènger, che affronta le sue ultime ore tra la cinica razionalità della Regina Marguerite, sua prima moglie rappresentata da Federica Bisegna, protagonista dell’allucinato e sconvolgente monologo finale, e l’alchimista e dottore di corte interpretato dal bravissimo Lorenzo Pluchino, contrapposti all’ambigua speranza di sopravvivenza della sua seconda moglie Marie, interpretata dalla brava e giovane Federica Guglielmino. Sullo sfondo la vita di corte di un impero ormai decaduto e scricchiolante rappresentato dall’arguzia e l’intelligenza della serva, teatrata dalla brava Rossella Colucci e la guardia rappresentata dell’impeccabile Francesco Piccitto. Accompagnato dagli elementi scenici efficaci, sospesi tra una crepa che avvolge le storie dei personaggi e tre troni reali, il sovrano Berenger rappresenta l’uomo con tutte le sue debolezze e finte convinzioni e che solo dinnanzi alla morte si rende conto di aver sprecato il proprio tempo.
Il proprio potere al cospetto delle sue ultime ore di vita è ormai del tutto nullo e spinge il pubblico a riflettere sulle proprie sorti e fortune, proprio come ha voluto il regista Vittorio Bonaccorso che ha volutamente creato un pathos che abbraccia gli spettatori. Uno spettacolo complesso ma anche ironico che suggerisce un’unica possibilità di sfuggire al nulla dopo la vita: la capacità di creare, inventare, scrivere. La capacità insomma di essere ricordati diventa dunque l’unico modo di sfuggire alla morte. Eccezionali, toccanti e magistralmente messi in scena sono stati i monologhi di Vittorio Bonnaccorso che, insieme alla perfetta scenografia movente ispirata dal teatro nero di Praga, sono stati i pilastri centrali nello svolgimento dell’opera. Due ore intense ma capaci di incantare e divertire tutti i presenti tra i quali molti giovani e giovanissimi che hanno seguito con attenzione ed interesse l’intera rappresentazione.
Un lavoro intenso e profondo che è stato possibile mettere in scena grazie anche alle collaborazioni di Benedetta Mendola, Alessio Barone, Mario Predoana e Alessandra Lelii. Una menzione particolare va fatta di diritto agli spettacolari costumi curati con dovizia di particolari da Federica Bisegna. La Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa è riuscita in questa piccola e al tempo stesso grande impresa, quella di aver portato in scena il testamento spirituale di Eugène Ionesco pubblicato nel 1962. Un ennesimo successo di pubblico e di critica per quella che a tutti gli effetti è senza dubbio una compagnia tra le più attive ed audaci del panorama teatrale ragusano.
Il Teatro Ideal tornerà ad ospitare gli attori della Compagnia G.o.D.o.T. il giorno di Natale alle ore 19:00 per il sesto anno consecutivo con il consueto “Canto di Natale” i cui proventi verranno interamente donati in beneficenza. Successivamente a gennaio, il 4, 5 e 6, con la rappresentazione de “Il Raccontafiabe” di Luigi Capuana e magistralmente adattato da Federica Bisegna, la Compagnia G.o.D.o.T. si trasferirà temporaneamente al Piccolo Teatro della città di Catania. Per qualsiasi altra informazione è possibile consultare il sito internet www.compagniagodot.it o, in alternativa, visitare la pagina facebook della Compagnia.
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