GLI STUDENTI DEL MAJORANA SUL TRENO DELLA MEMORIA

Se c’è un strada giusta per far conoscere ai giovani le vere vicende di alcuni momenti della storia questa è quella scelta dalla dirigente dell’Istituto tecnico industriale Ettore Maiorana di Ragusa Prestipino Giarritta  e dalla referente del progetto Marinella Tumino: Il treno della memoria! Una iniziativa che per le regioni meridionali vede Bari come luogo di partenza e Treblinka, Mathausen, Dakau, Aushiwitz, Buchenwald, come luogo di arrivo; vale a dire i luoghi che non devono essere dimenticati e che per tutti anche per chi non li ha visti sono stati luoghi di tremende nefandezze del genere umano con lo sterminio di oltre 6 milioni di ebrei e di zingari e di omosessuali e di gente che i boia dicevano essere di razza inferiore perché non ariani e non tedeschi.

Figurarsi che anche i siciliani dovevano avere nei documenti di identità la scritta “di razza ariana” un vero affronto alla logica ed alla scienza che se non fosse tragico sarebbe anche comico. I giovani devono conoscere, devono sapere, dicevamo: Non si può dimenticare in un momento della storia dell’umanità l’atrocità, la follia bestiale di bestiali personaggi che hanno imbambolato milioni di uomini che hanno sposato la causa della superiorità razziale e di conseguenza il non diritto alla vita di tutti gli altri ”esseri inferiori”. Ci piacerà al ritorno dei ragazzi conoscere le loro impressioni, il loro sgomento rispetto a tanta incredibile teoria (e pratica) disumana e folle. Se resisteranno allo sgomento saranno sicuramente più sensibili alla storia degli uomini, più cresciuti e forse nel loro intimo crederanno ancora di più che qualsiasi violenza anche quella apparentemente senza conseguenze fisiche e psicologiche non paga, non è esercitabile nel mondo civile.

E’ questo il maggior significato del “viaggio della memoria” che non è una gita scolastica, ma un affondare le conoscenze anche di drammi e di  immensa sofferenza che uomini stupidi e criminali hanno inferto ad altri uomini senza alcuna ragione ammesso che ci potesse essere una cosiddetta ragione. Vi aspettiamo al ritorno ragazzi con la piena consapevolezza che dopo il treno della memoria sarete più uomini! (Franco Portelli)

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