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Giuseppe Blanco, talento ibleo del jazz siciliano, conquista il Premio Lelio Luttazzi a Milano
02 Nov 2025 17:14
È il pianista siciliano Giuseppe Blanco, originario di Ragusa, il vincitore della sesta edizione del Premio Lelio Luttazzi, il concorso nazionale dedicato ai giovani autori pianisti jazz (tra i 16 e i 30 anni) organizzato dalla Fondazione Lelio Luttazzi per rendere omaggio al grande musicista e showman triestino, figura simbolo della cultura italiana del Novecento.
La finale si è svolta al CPM Music Institute di Milano, dove Blanco si è imposto sugli altri finalisti — Edoardo Bosi, Matteo Maranzana e Giovanni Panzeri — presentando una composizione originale, “Scilla e Cariddi”, e un classico del repertorio di Luttazzi, “Ritorno a Trieste”. La giuria lo ha premiato all’unanimità, assegnandogli una borsa di studio del valore di 1.000 euro.
Il suo brano originale sarà inoltre registrato a cura della Fondazione Lelio Luttazzi e distribuito sulle principali piattaforme digitali dall’etichetta Blue Serge di Sergio Cossu. La vittoria darà a Blanco anche la possibilità di esibirsi con la Jazz Company di Gabriele Comeglio, direttore artistico del Premio, nel prestigioso Blue Note di Milano il prossimo febbraio.
«Giuseppe ci ha conquistato per il suo senso dello swing e il suo groove irresistibile – ha dichiarato la giuria, composta da Mario Rusca, Claudio Angeleri e Luca Nobis –. Lo abbiamo votato all’unanimità».
Chi è Giuseppe Blanco
Nato a Ragusa nel 1995, Giuseppe Blanco si è laureato nel 2017 in Pianoforte Jazz presso i Civici Corsi di Jazz di Milano e nel 2021 ha conseguito il diploma accademico di II livello al Conservatorio “G. Verdi” del capoluogo lombardo.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con musicisti di rilievo come Paolo Tomelleri, Robert Bonisolo, Tino Tracanna, Giulio Visibelli, Tony Arco, Marco Vaggi, Emilio Soana e Joyce Yuille.
Con il suo trio — composto da Yuri Goloubev (contrabbasso) e Matteo Rebulla (batteria) — ha recentemente pubblicato l’album “Underside”, accolto con favore dalla critica di settore.
La finale tra musica e celebrazione del jazz italiano
La serata conclusiva, svoltasi nell’auditorium del CPM, è stata arricchita dall’esibizione del sestetto della Jazz Company guidato dal sassofonista e compositore Gabriele Comeglio, insieme alla vocalist Caterina Comeglio.
L’edizione si è chiusa con una jam session collettiva sulle note di “Drums Blues” di Lelio Luttazzi, pioniere del jazz italiano al fianco di Gorni Kramer e Franco Cerri, autore di successi come Il giovanotto matto, Una zebra a pois, Vecchia America e Chiedimi tutto.
Un premio per scoprire nuovi talenti
Il Premio Lelio Luttazzi, organizzato dalla Fondazione Lelio Luttazzi sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo e con il sostegno di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Cultura, SIAE, AGIS, Comuni di Milano, Roma e Trieste, e Nuovo Imaie, nasce con l’obiettivo di scoprire e valorizzare i nuovi protagonisti del jazz italiano.
«Il Premio è un omaggio a Lelio e nasce per lanciare i giovani autori pianisti jazz – sottolinea Rossana Luttazzi, moglie del Maestro e presidente della Fondazione –. In questi anni molti vincitori, da Manuel Magrini a Seby Burgio e Vittorio Esposito, si sono affermati nel panorama nazionale. Ci auguriamo che lo stesso accada anche per Giuseppe Blanco».


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