Giornata mondiale del Libro: da Ispica appello per chi ama leggere

“Non c’è una libreria, la biblioteca comunale, tradizionalmente una delle più prestigiose della zona, non è costantemente aggiornata con le novità, il bilancio comunale toglie quel poco che c’era”, questa è la Ispica che racconta Gianni Stornello, fresco di insediamento al Consiglio comunale dopo il giuramento di ieri durante i lavori della civica assise. “Ispica non può continuare a vivere di nostalgia e di rammarico per le occasioni perdute – afferma – è una città dalle grandi tradizioni culturali ed editoriali. Ricordo che la storica libreria Corallo è stata un cenacolo culturale dove lettori importanti ed uomini di cultura si ritrovavamo. Una volta chiusa, c’è stato qualche tentativo ma è naufragato, Non sempre le scelte degli imprenditori sono state azzeccate. Complessivamente si sconta una crisi economica, anche di presenze. Basti pensare al degrado del corso principale ed al vantaggio che ne sta avendo il corso Garibaldi decentrando un po’ la movida. C’è tutta una dinamica che fa i conti con la crisi finanziaria del Comune”.

Da sempre una  biblioteca comunale è un presidio culturale fondamentale. 

“Nella biblioteca comunale di Ispica vi è custodito un patrimonio di inestimabile valore basti pensare ai libri antichi che troviamo. Oggi, con la mancanza di fondi, è difficile andare al passo con le nuove uscite editoriali. Ultimamente non vi è stato un approvvigionamento di libri perchè mancano i fondi. Tra l’altro ci stiamo imbattendo in una variazione di bilancio che penalizza le dotazioni finanziarie per la scuola, per l’educazione in genere a vantaggio di altre cose. La crisi finanziaria del Comune si ripercuote su tutti i servizi, dai lavori pubblici ai servizi sociali investendo di petto anche i servizi culturali. Io contesto fermamente l’adagio che molto spesso si utilizza in base al quale con la cultura non si mangia. Con la cultura, la lettura e la valorizzazione delle tradizioni culturali si assicura il futuro. Chi non valorizza, chi non parte dal proprio passato culturale o dai fermenti culturali attuali, che hanno sempre radici antiche, non ha una prospettiva. E’ questa la scommessa di Ispica. Se non fa ciò, il futuro lo vedo compromesso. Non dobbiamo dimenticare che stiamo perdendo una generazione di giovani; giovani che studiano fuori,  trovano lavoro fuori e ci stanno lasciando”.   

La giornata internazionale del libro e dei diritti d’autore. Perchè il 23 aprile di ogni anno.

Il 23 aprile è stato scelto perché è il giorno in cui sono morti nel 1616 tre scrittori considerati dei pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garciloso de la Vega. E’ un evento mondiale organizzato dall’Unesco per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright. 

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