È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
GIO’ ANTOCI ALLA RIBALTA GRAZIE AL SUO INCONTRO CON AMEDEO FUSCO
20 Mar 2014 10:32
Pioniere della multimedialità applicata all’arte negli anni ’80 e ideatore del Festival Ibleo del Jazz dal 1992 al 1995, Giò Antoci rappresenta una grande risorsa per la vita culturale di Ragusa. “Dipingo da trent’anni – racconta l’artista – ma da un po’ di tempo ero ormai fuori dai meccanismi artistici. Dopo l’incontro con Amedeo Fusco, ho deciso di lanciarmi in una nuova avventura. Di Amedeo Fusco mi ha colpito il fatto che sia un grande e sensibile promotore dalla spiccata capacità comunicativa, e che vanti collaborazioni con artisti di rilevanza nazionale ed internazionale, con i quali ha allestito esposizioni di successo in location d’eccezione”. Ultimamente Amedeo Fusco ha avuto la possibilità di osservare le opere di Giò Antoci, rimanendone piacevolmente impressionato, e da questo incontro è nata una collaborazione. In questo momento, alcune opere di Giò Antoci sono visionabili presso la galleria d’arte al centro commerciale “Le Masserie” di Ragusa. Si tratta di dipinti realizzati con una tecnica mista particolare, in cui viene adoperata anche la polvere di caffè.
Giò Antoci dà vita alla sua arte in un atelier incastonato, come una perla preziosa, nel cuore di Ragusa Ibla. Ricavato da un palazzo settecentesco appartenuto agli Arezzo, è qui, in via Balate 25, che nascono le sue opere che vanno dal figurativo all’astratto, alla reinterpretazione del figurativo. “Per ciò che riguarda la mia arte – spiega Giò Antoci – essa è ispirata dalla vita in genere: idee, emozioni, sentimenti. Solo in condizioni di vera ispirazione riesco a dipingere. Solitamente, approfondisco tematiche come quelle del mito, del paesaggio, oltre che tematiche sociali. Stilisticamente, mi sono sempre confrontato con il “vero” e, durante la mia carriera artistica, il mio modo di comunicare ha ricevuto contaminazioni dalla musica, dalla poesia e da altri linguaggi, data la mia incessante sete di conoscenza”. E non mancano anche progetti per il futuro: “Presto – anticipa Amedeo Fusco – realizzeremo una sua personale, per porre le sue opere all’attenzione della provincia ragusana”. Un artista sul quale vale davvero la pena di tenersi aggiornati, per sapere quando e dove sarà possibile visionare le sue opere.
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