Gianfranco Fidone, sindaco di Acate: “Ecco cosa desidero per la mia città”

Gianfranco Fidone, sindaco di Acate, esponente del centrodestra, è stato eletto il 29 maggio scorso con 1907 voti ed una percentuale di circa il 40%. Da due mesi e mezzo nuovo sindaco di Acate, raccoglie il testimone da Giovanni Di Natale, che ha gestito la difficile fase post dissesto. Fidone, 41 anni appena compiuti, è avvocato amministrativista ed è stato anche, nel 2018, il più giovane cassazionista d’Italia, ad appena 35 anni. Ha iniziato la sua esperienza politica da giovane, quando venne eletto al consiglio comunale nel 2008, ricoprendo anche la carica di vicepresidente del consiglio comunale. Nelle ultime elezioni è stato sostenuto dalla lista civica da lui fondata “Acate punto a capo” e da una coalizione trasversale che raccoglieva tutto il centrodestra ma anche il movimento Sud chiama Nord di Cateno De Luca ed altre forze moderate e progressiste.

Gianfranco Fidone, parliamo dei primi due mesi e mezzo di attività amministrativa. Che città ha trovato ? quali sono le priorità di lavoro della sua giunta ?

“Ho trovato una città spenta, rassegnata alla mediocrità e alla logica secondo cui nulla è possibile. In poco più di due mesi abbiamo già dimostrato l’esatto contrario: tutto è possibile, con impegno, passione, sudore e sacrifici. È questa la logica che ci caratterizza, quella dell’abnegazione assoluta, che traduce le idee in fatti e che produce risultati concreti. La priorità, nella prima fase, è stata Marina di Acate, che dopo oltre un ventennio è tornata a splendere grazie alla rivoluzione della normalità, che ha riportato migliaia di villeggianti e turisti che avevano abbandonato la frazione. Ma tutto il paese è stato caratterizzato da interventi tesi a ridare un decoro cui la città aveva rinunciato. Adesso siamo concentrati sui progetti più importanti, riguardanti soprattutto le infrastrutture ed altri innumerevoli punti del programma”.

Lei ha fondato una lista civica e, al contempo, ha avuto il sostegno di tutte le forze del centrodestra. Che cos’è “Acate punto a capo”. Che identità dare alla sua lista ?

“Ho ricevuto il sostegno di tutto il centrodestra ma anche del movimento di Cateno De Luca e di forze riconducibili ad un’area moderata e progressista che di certo non appartiene al centrodestra. Ha prevalso la logica della specialità delle scelte sul piano locale, che non possono essere telecomandate da logiche palermitane o romane ma che si basano sulle persone, sulle idee e sulla capacità di trasformarle in azione. Su questo abbiamo trovato la convergenza anche dei partiti. Il movimento “Punto A Capo”, che ha già trovato ampio spazio nelle vicine Vittoria e Scoglitti, con importanti adesioni, è un movimento civico che raccoglie forze prevalentemente moderate, aperto al dialogo e al confronto e che ha come bussola le istanze del territorio, senza pregiudizi nei confronti di nessuno: né nei confronti della politica e dei partiti, con i quali possiamo e dobbiamo instaurare una leale cooperazione nel perseguimento degli interessi dei territori, né nei confronti delle persone. Tutti sono i benvenuti nel nostro movimento, senza veti, purchè si sposi in maniera leale un progetto che vuole mettere il punto, andare a capo e guardare al futuro, oltre steccati che non hanno giovato al sempre più isolato territorio ibleo”.

Di recente – come lei ha detto – questa esperienza politica si è allargata a Vittoria, dove ha trovato l’adesione di un ex consigliere comunale, mentre altri sono considerati vicini al suo gruppo politico. Cosa è accaduto ? Questa esperienza politica è destinata ad allargarsi ?

“Al Movimento hanno aderito diversi ex consiglieri comunali, come Santo Cirica, Franco Caruso e Toti Miccoli, ma anche autorevoli esponenti della società civile e delle categorie come Antonio Prelati, l’architetto Biagio Cirica e molti altri. Anche due consiglieri comunali, Agata Iaquez di Scoglitti e Marco Greco di Vittoria, sono della squadra e rappresentano il nostro grimaldello all’interno del civico consesso di Vittoria. L’esperienza è certamente destinata ad allargarsi: abbiamo richieste di adesione in tutta la provincia, a partire da Ragusa e da Modica, e a Vittoria e Scoglitti. Il movimento è in netta e decisa espansione. Gradualmente valuteremo i singoli ingressi e il progetto di sviluppo di “Punto A Capo”, su tutto il territorio provinciale”.

Acate aveva avviato vari progetti puntando anche ad ottenere i fondi del Pnrr. Qual è lo stato dell’arte ? Su cosa state lavorando ?

“La precedente amministrazione, sebbene inerte su troppi fronti, guidata dall’ottimo lavoro degli uffici è riuscita a seminare sul fronte PNRR. Adesso ci muoviamo su due linee: la raccolta della semina pregressa e lo sviluppo di altra progettualità che riguarda il PNRR ma non solo. Penso al campo sportivo, già oggetto di programmazione e che sarà impostato sulla doppia linea del mutuo a tasso zero presso l’ICS e della partecipazione all’avviso “Sport Missione Comune”.

Acate è stata scossa, un anno fa, da un episodio di cronaca doloroso: la scomparsa di un immigrato, Daouda Diane, ivoriano, di cui non si hanno più notizie dal 2 luglio 2021. Nessuno ha mai detto nulla su ciò che è accaduto. Eppure, di certo qualcuno sa qualcosa. Quale è il suo pensiero ?

“Sono ovviamente dalla parte di chi ricerca la verità e di chi si impegna per far luce su questo triste episodio. La mia amministrazione ha anche partecipato alla recente manifestazione in ricordo di Daouda. A chi è impegnato su questo fronte rivolgo tutto il mio sostegno e la massima stima per l’impegno profuso. Tuttavia, da uomo delle istituzioni, devo, da una parte, difendere la mia comunità da chi vorrebbe darne una visione distorta, magari mediante inaccettabili generalizzazioni, e dall’altra devo rimettere la massima fiducia nelle Autorità che stanno lavorando alacremente per ottenere la verità ed individuare eventuali responsabili.”

Un suo desiderio per Acate.

“Il desiderio più grande è che Acate e gli acatesi acquistino finalmente la consapevolezza del proprio valore e delle proprie potenzialità. Gli acatesi, quando vogliono, riescono a fare grandi cose. E lo dimostrano nell’impresa, con realtà imprenditoriali che non esistono nemmeno nel resto del territorio della provincia, se non in tutta la Sicilia, nelle professioni e nella cultura, basti pensare al numero di accademici acatesi che operano in tutta Italia. In questi primi mesi abbiamo lavorato molto sull’immagine di Acate e sulla sensibilizzazione al bello, alla cultura, al rispetto del territorio. E stiamo riscuotendo grandi consensi e grande coinvolgimento in tutta la popolazione, che è consapevole del fatto che ritrovando il senso di comunità, può e deve essere protagonista del risveglio e dello sviluppo della nostra meravigliosa cittadina”.

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