Gestione dell’incubatoio per la trota macrostigma: conclusa la seconda fase del progetto



Conclusa la fase di avanzamento del progetto di collaborazione tra il Libero Consorzio Comunale di Ragusa, i biologi Antonino Duchi e Monica Giampiccolo e la F.I.P.S.A.S.- Ragusa volto alla gestione dell’Incubatoio di valle del Mulino S. Rocco di Ragusa Ibla.

La collaborazione tra l’Ente pubblico, i biologi della provincia di Ragusa e l’Associazione di pescasportivi prosegue con successo, dando continuità ai progetti di salvaguardia ambientale. Uno dei principali interventi riguarda il Mulino S. Rocco, che, grazie a un finanziamento regionale con fondi europei, è stato riqualificato per ospitare l’Incubatoio di Valle, rendendo nuovamente possibile la riproduzione artificiale della trota macrostigma, specie a rischio di estinzione.

Il mulino

Negli anni scorsi, il Mulino era stato adattato per supportare attività di Educazione ambientale e monitoraggio dell’ittiofauna, creando nuove vasche per la riproduzione artificiale della trota. Con la conclusione della relazione finale, si è completata un’ulteriore fase del progetto, che ha riavviato, dopo oltre dieci anni, la riproduzione artificiale con l’obiettivo di rilasciare nei corsi d’acqua individui geneticamente puri. La trota macrostigma, infatti, è minacciata dalla scomparsa degli habitat naturali e dalla presenza di ibridi dovuti all’immissione di trote da altre regioni.

La biologa Monica Giampiccolo ha spiegato che sono state effettuate analisi genetiche sugli esemplari del Fiume Irminio e del torrente S. Leonardo per individuare i migliori riproduttori. La riproduzione è stata realizzata nei primi mesi dell’anno, con uova incubate in apposite vasche. Una volta schiusi, gli avannotti e le trotelle sono stati svezzati e successivamente rilasciati in diversi tratti fluviali, inclusi quelli durante la “Settimana dell’Ambiente” promossa dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa (LLCC).

Alla cerimonia di rilascio hanno partecipato, tra gli altri, il Dirigente e funzionari del LLCC, guardiapesca della FIPSAS e membri della Polizia provinciale. Peppe Stracquadanio, imprenditore ragusano, ha contribuito mettendo a disposizione un tratto del suo terreno per l’immissione delle trotelline, dichiarandosi orgoglioso di aver contribuito alla salvaguardia della trota macrostigma.

L’Educazione ambientale e il monitoraggio dei corsi d’acqua sono attività centrali del progetto, poiché sensibilizzare la popolazione locale e le scuole verso la protezione dei fiumi è fondamentale. Il biologo Antonino Duchi ha sottolineato l’importanza di queste attività per promuovere la Carta ittica di II livello nei bacini dell’Irminio e del Tellesimo.

Il Mulino S. Rocco ha il potenziale per diventare un centro di riferimento regionale per la tutela dell’ambiente fluviale, in una provincia che si distingue per il suo impegno nella protezione delle risorse idriche e nella lotta contro gli effetti del cambiamento climatico e della cattiva gestione del territorio.

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