GERMANIA: NON SOLO BIRRA

Quando si parla di Germania, il pensiero volge verso la bevanda più classica di questo paese: la birra. Basti pensare che ogni tedesco consuma all’anno circa 130 litri di birra contro i 30 di un italiano. Ma forse non è noto a tutti, soprattutto nei paesi produttori di grandi quantitativi di vino e che di conseguenza importano poco vino dall’estero, che la Germania è considerata da una vasta parte della critica enologica come il paese dove si producono i migliori vini bianchi del mondo. Sebbene possa sembrare una definizione assurda, viste le latitudini al limite per la maturazione dell’uva, è certo che la migliore espressione di vini da uva a bacca bianca Riesling si ha in Germania.

La zona di coltivazione della vite interessa maggiormente il sud del paese e soprattutto le sponde dei fiumi. La maggior parte dei vini tedeschi presenta una acidità altissima e una gradazione alcolica troppo bassa che rende gran parte dei vini troppo aspri e troppo magri. In effetti, la maggior parte della produzione tedesca non è propriamente di grande qualità. Questo fattore ha penalizzato fortemente la conoscenza in certi mercati esteri di una piccola parte della produzione proveniente soprattutto dalla Mosella la cui qualità non teme confronti. Sono zone queste in cui i vini prodotti sono comunque ricchi di acidità fissa, ma possiedono allo stesso tempo abbastanza corpo alcolico per rendere i vini equilibrati. Questa particolarità riguarda quasi esclusivamente la zona della Mosella, del Reno e altri affluenti del Reno.

Nelle altre zone vitivinicole della Germania la maggior parte dei vini sono troppo aspri e troppo magri in alcol. Calcolando che la grande maggioranza dei vini tedeschi non viene da zone vocate, si capisce come mai è facile imbattersi in vini tedeschi decisamente discutibili a livello qualitativo. Questa produzione mediocre ha oscurato in parte i grandi vini tedeschi, che hanno subito anche la concorrenze dell’avvento di vini bianchi provenienti soprattutto dalla Nuova Zelanda e dal Cile.

Un altro fattore che certo non ha aiutato a interpretare i vini tedeschi è la sostanziale difficoltà per uno straniero a interpretare le etichette tedesche.

Visto le temperature, in Germania si producono soprattutto vini bianchi, ma vi è anche una produzione di vino rosso, che, nonostante stia crescendo grazie ai cambiamenti climatici, si colloca nelle migliori delle ipotesi a livelli qualitativi poco più che sufficienti.

Il vero protagonista della qualità tedesca è il vitigno a bacca bianca Riesling, che qui dà la sua migliore espressione. Non vi sono altri esempi di Riesling nel mondo che possano raggiungere lo stesso livello di eleganza e mineralità a cui ci hanno abituato certi vini della Mosella e del Reno. Il Riesling, già ricco di suo di sentori minerali, tipico è il sentore di idrocarburi soprattutto con l’invecchiamento, trova nei terreni ricchi di ardesia il modo per accentuare le sue caratteristiche.

Altro vitigno molto coltivato in Germania e che ha goduto di un grande successo commerciale espandendosi un po’ ovunque nel mondo vitivinicolo, lo troviamo anche in Sicilia, è il Müller Thurgau. Ma questo vitigno non ha le stesse potenzialità in corredo aromatico e tanto meno nelle possibilità d’invecchiamento. Sì, perché quello che rende veramente grande i Riesling tedeschi delle zone vocate è il grandissimo potenziale d’invecchiamento. Si tratta di vini che nelle migliori annate e nei loro migliori esempi raggiungono i quaranta anni d’invecchiamento senza alcun cedimento, ma soprattutto senza passaggio in legno. I vini tedeschi, infatti, di norma sono vinificati e affinati solo in acciaio proprio per non coprire gli aromi varietali dell’uva.

La crescente difficoltà per interpretare le etichette tedesche ha fatto nascere l’associazione Verband Deutscher Prädikatsweingüter (VDP), dove sono riuniti i migliori viticoltori della Germania. Comprare una bottiglia di vino tedesco con il logo del VDP può essere la certezza di comprare un vino di qualità, che teniamo presente ha sempre un presso abbastanza alto. Altro fattore, questo, che ha penalizzato i grandi vini tedeschi subendo la concorrenza di vini provenienti da altri mercati, soprattutto il Cile, dai prezzi di gran lunga più contenuti.

 


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