FRA “CUNTE” E CARTELLONI, GIOVANNI VIRGADAVOLA TORNA AD INCANTARE IL SUO PUBBLICO

I cartelloni delle sue “cunte” saranno esposti al Castello di Donnafugata dal 21 al 27 luglio: lui è Giovanni Virgadavola, “cuntastorie” molto apprezzato e conosciuto e da alcuni studiosi eletto a paradigma di un tempo dimenticato, tanto da essere stato invitato a “cuntare” anche nelle università di Enna e Bologna. Amedeo Fusco ha deciso di promuovere questa esposizione inedita, che verrà inaugurata sabato 21 luglio alle ore 19, ritenendola senza dubbio meritevole di un’ampia visibilità.

«Era un tributo doveroso – spiega Amedeo Fusco – da rendere ad un personaggio di così grande spessore artistico, ad una persona molto semplice e attaccata, in maniera genuina, alle tradizioni della sua terra. Non è un caso che da oltre trent’anni, Virgadavola collezioni testimonianze “materiali” della civiltà contadina locale. Noi, per questa occasione, faremo conoscere il suo lavoro artistico legato alla realizzazione dei cartelloni che lo hanno accompagnato nella declamazione delle gesta di eroi popolari come Garibaldi o di personaggi tragici come la Baronessa di Carini e Salvatore Giuliano».

Giovanni Virgadavola è uno dei pochi a svolgere tuttora l’attività di cantastorie, figura di intrattenitore itinerante un tempo piuttosto diffusa nella tradizione italiana, soprattutto del Sud. I cantastorie, versione popolare dell’antica tradizione di letteratura orale, hanno a lungo rappresentato l’unico tramite culturale tra il popolo analfabeta e il mondo più colto della poesia epica che celebrava le gesta di leggendari paladini. Tra i vari cantastorie che oggi ripropongono un repertorio spesso recuperato attraverso una ricerca filologica, Giovanni Virgadavola rappresenta uno degli ultimi esempi di fedele discendente del cantastorie di una volta. «Virgadavola – continua Fusco – è un uomo, un artista e un personaggio straordinario. Che vale la pena di conoscere. Per avere chiara l’idea delle sue capacità. Tra l’altro, assieme alle sue opere pittoriche, custodisce una gran quantità di materiale di interesse etnografico: umili carretti per uso quotidiano e carretti dipinti per le sagre di paese. In più attrezzi e arnesi dismessi da molti decenni e spesso creati, per estrema povertà, dagli stessi contadini. La sua idea è di dare vita ad un museo del carretto e dell’arte contadina». Virdagavola, inoltre, sarà protagonista, anche quest’anno, di “Notti al castello”, la kermesse proposta da Fusco a Donnafugata e che vedrà il via tra qualche giorno.

Giovanni Virgadavola “cunterà” stasera, durante l’inaugurazione, domenica 22 e mercoledì 25 luglio alle 18. I suoi cartelloni saranno, invece, visionabili nel corso di tutta la settimana, secondo gli orari del Museo.

 

 

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