FOTOGRAFIA DELLA CRISI

Siamo in un momento critico attualmente in Italia , in un disorientamento politico, sociale e culturale, che impedisce facili collocazioni ed un disagio che si avverte un po’ ovunque.

I telegiornali sono pieni di notizie negative, di omicidi,di atti terroristici, di una confusione , che si avverte in politica con le continue decisioni renziane , le quali vanno sopra la testa di tutti senza condivisione alcuna. Siamo allo sbaraglio, un popolo allo sbaraglio e non si prevede niente che possa ridare la voglia di partecipare alla cosa pubblica. E’ una realtà cruda, che preoccupa chi vorrebbe partecipare alla cosa pubblica e si sente messo da parte inesorabilmente. Che fare se non reagire con quel poco di voglia di valori, che si sono persi!

E’ proprio in questo momento così difficile che ci vorrebbe coesione umana e partecipazione e ci sentiamo come coloro a cui si sono tarpate le ali.

Arrivano leggi e leggine, che passano a suon di maggioranza, non condivise e la gente in silenzio segue la politica non certamente coinvolta, anzi si evitano i talk show con i dibattiti, che si sono tramutati in urla tra i presenti, dove ognuno cerca di prevalere sull’altro e non certamente il dialogo viene favorito anzi annullato tra i presenti, per cui si preferiscono programmi di divertimento ,che non fanno pensare.

La politica non coinvolge più, anzi si osserva con sospetto e questo è negativo, in quanto non si può fare di tutta l’erba un fascio!

Se si osservano i partiti, questi non sono tra i desiderata della gente, che si rivolge ai movimenti, che però non concretizzano un’azione comune, necessaria se si vuole fare gruppo e partecipare attivamente alla cosa pubblica.

I valori si sono persi  e la passione per la lotta politica non appartiene alle persone. Mancano gli ideali ed un pragmatismo caratterizza la politica sempre più, per cui il “a me che ne viene” di questa scelta prevale su tutto il resto.

Oggi,apprendiamo con viva gioia, nella speranza che qualcosa cambi, sentiamo l’avvicinarsi dei comitati per il no al referendum di ottobre, che con la raccolta delle firme potrebbe essere qualcosa che cambi la situazione attuale e l’aspettiamo, partecipando, con vivo interesse, in modo che si possa dare un impulso a ciò che manca, la partecipazione della gente alla cosa pubblica, che non si può ridurre ad una sorta di leggi e leggine veramente negative per la nostra Costituzione. Oggi, a rischio è la democrazia per lo stravolgimento della Costituzione, già considerata una delle migliori del mondo .

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