FACCIAMO CHIAREZZA SUI TAGLI ALLA SCUOLA PUBBLICA

E’ veramente preoccupante e si rimane perplessi dalle  dichiarazioni del consigliere comunale PDL,

ove dichiara “ Non si riesce a capire di questa scelte così penalizzanti per la scuola”

Dopo lo svolgimento del consiglio comunale aperto, che ha visto la presenza del comitato a difesa della scuola pubblica, i precari presenti hanno spiegato in modo chiaro che la perdita del posto di lavoro non è il problema ma

La conseguenza dello sfascio della scuola pubblica.

Qualcuno ancora pensa di dare semplice solidarietà con ritorno di immagine per lo spazio ricevuto dai giornali,  ma forse non è facile anche per Lui capire le scelte scellerate che sta attuando questo governo.

Allora credo che a questo punto all’amministratore comunale eletto nelle liste del centro destra bisogna chiarire   qualche ulteriore particolare, sulla legge finanziaria del governo che egli sostiene.

La legge  finanziaria varata in soli 9 minuti dal ministro Tremonti estromettendo la Gelmini dal ruolo di ministro,ha tagliato in un sol colpo 8 miliardi di euro alla scuola pubblica, dirottandoli su altro, quindi non parliamo di risparmi. Cosa grave è che il consigliere forse non sa che è stata cambiata la legge finanziaria in quanto su quella legge c’è scritto: che i tagli devono essere CERTI, ESIGIBILI e PERMANENTI; queste 3 paroline hanno fatto in modo che diventa difficile tornare indietro. In questo modo i tagli hanno generato cassa con soldi CERTI perché è stato individuato dove prenderli, ESIGIBILI perché hanno consistenza, non sono solo scritti  sulla carta ed infine PERMANENTI nel piano triennale finanziario della legge,  non è possibile proporre un referendum popolare che annulli una legge finanziaria dello stato, pensate con quanta scrupolosità è stato affrontato il disegno di distruzione della scuola pubblica. Spero che adesso sia chiaro  che i tagli non sono dovuti al calo demografico così come si chiedeva il consigliere Emanuele Distefano.

Forse non si è compreso che questo governo rende difficile il reperire informazioni corrette, prende in giro l’elettorato che lo ha sostenuto e denigra i lavoratori della scuola che hanno sempre concorso all’evoluzione del sapere nel nostro paese mentre genera l’indulto agli evasori miliardari e riciclatori.

Così la scuola pubblica torna indietro di 50 anni con un’offerta formativa sempre più scadente con ripercussioni gravi sul futuro dei nostri giovani e del nostro paese.

A questo punto voglio fare un appello a genitori, studenti, società civile di porre estrema attenzione partecipando a qualsiasi iniziativa che possa dare informazioni questa è l’ultima possibilità per fermare questo scempio, chiedendo ad alta voce la modifica della legge finanziaria e l’abolizione della pseudo riforma Gelmini.             

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