FABIO NICOSIA, DUBBI SULLE REALI MOTIVAZIONI DEL DIETROFRONT DEL CONSIGLIERE PROVINCIALE IGNAZIO NICOSIA

Fabio Nicosia, esponente del PD, interviene su quello che da lui è stato definito “un risveglio tardivo” del suo collega consigliere provinciale Ignazio Nicosia.

Quest’ultimo aveva minacciato di lanciare una vera e propria bomba che avrebbe determinato le dimissioni di alcuni assessori. Per settimane aveva pressato il proprio partito, ovvero il PDL, la maggioranza e l’opposizione annunciando sperperi e scandali della giunta Antoci.

E’ bastata però una riunione di chiarimento con i suoi capi a farlo afflosciare sui banchi del Consiglio provinciale: Nicosia non ricorda “improvvisamente” le nefandezze degli assessori, ritira i sette emendamenti  alle variazioni di bilancio e comunica che tutto è chiarito.

Gli assessori chiamati da lui in causa provvederanno a breve a sistemare le disparità di trattamento che hanno penalizzato alcune realtà provinciali, e anche senza esplicitarlo il riferimento a Vittoria è chiaro.

“Ma chi vuole continuare a prendere in giro?” – si chiede adesso Fabio Nicosia – “Questa soluzione appare impraticabile perché nessun tentativo di riequilibrio è stato predisposto nelle variazioni di bilancio  e non ci sarà, per questa giunta,  altra occasione di bilancio, considerato  l’imminente scadenza del mandato elettorale. Allora, qual è la verità?  Cosa ha  fatto recedere Ignazio Nicosia dalla sua annunciata azione di denuncia e rivendicazione?” 

Il consigliere del PD ricorda che il 29 settembre dello scorso anno aveva lanciato un appello sulla “questione Vittoria” che era finalmente stato ascoltato oltre che dall’ex collega Mustile, anche da alcuni esponenti delle maggioranza come Ignazio Nicosia per l’appunto, e Colandonio, consigliere provinciale di Forza del Sud di Vittoria, su questi temi in coma  profondo.

Avevano aderito all’invito di Fabio Nicosia a partecipare ad una conferenza stampa sulla necessità di pretendere un trattamento diverso per la Città di Vittoria prevista presso la Sala Commissioni della Provincia il 1° ottobre 2010. Anche allora ci fu un dietrofront e i due consiglieri vittoriesi non si presentarono all’appuntamento. Chissà perché. Gli interrogativi si accavallano.

A distanza di un anno Ignazio Nicosia, dopo un lavoro certosino su delibere e determine, aveva riconosciuto le rivendicazioni che dal 2007, costantemente, Fabio Nicosia pone all’attenzione del Consiglio e  dell’opinione pubblica.

“Dopo le dichiarazioni di fuoco” – conclude Fabio Nicosia – “pubblicate sui giornali, cosa ha determinato il repentino dietrofront di Ignazio Nicosia? Non vorrei che l’accordo raggiunto presso l’Onorevole Minardo fosse stato fatto sulla pelle della Città di Vittoria . I comunicati stampa diffusi ieri dagli assessori Carpentieri e Mandarà ammettono il disequilibrio, ciò avrebbe dovuto accrescere l’atteggiamento censorio di Nicosia  e non generare una pax della quale non si conoscono le reali condizioni di resa”.

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