È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
EVENTO DI ASSOLUTO RILiEVO ARTISTICO
29 Lug 2012 07:39
La mostra di Franco Cilia, inserita nell’ambito delle iniziative collaterali del Premio Ragusani nel Mondo, è un evento di assoluto rilievo che ci consente di fruire in anteprima delle opere della sua ultima produzione, il cui tema centrale sono gli “Sguardi sull’infinito”, un affascinante percorso disegnato da purissime luci e colori- Sono opere che trovano all’interno del Palazzo della Camera di Commercio, che si erge nel cuore di Ragusa su Piazza Libertà, una cornice di grande interesse che non si limita ad accogliere le tele del maestro di Ragusa, ma imprime loro un rilievo semantico ulteriore, oppure, anche e più semplicemente, di stupore primigenio di fronte al miracolo della cifra segreta del creato.
Anche un impenitente miscredente come Federico Zeri nel 1997, a conclusione della prima fase di questa ricerca, non potè fare a meno di scrivere:
“… E’ un’emozione che ora si rinnova davanti ai dipinti di Franco Cilia, sorretti da un tessuto cromatico di assoluta violenza, che, nell’annientarsi di qualsiasi riferimento tangibile e misurabile, invitano a naufragare verso la dissoluzione contemplativa. Resto affascinato da questo percorso di morte e resurrezione. …”
A distanza di quindici anni questa “intensità travolgente” sottolineata da Zeri, conosce ora il canto di una poesia nuova, meno aspra, più dolce o – se vogliamo – mistica, come se il suo sguardo sull’infinito avesse trovato nel dialogo con il cielo le risposte cercate. Un percorso difficile e faticoso, quello di Franco Cilia, che in questo itinerario ha dovuto continuare a misurarsi con le forze oscure della ybris in agguato nell’esistenza quotidiana individuale e corale, che riesce ad infiltrarsi come tentazione anche nell’esperienza del sublime estetico o devastare l’armonia dei sentimenti e dell’amore, trovando nutrimento nel senso di morte che sovrasta sempre di più una società smarrita e preda dei suoi incubi planetari.
Sull’Artista ragusano, in occasione della sua mostra al Museo del Vittoriano a Roma, ulteriore tappa della sua ricerca, Claudio Strinati scrisse affermando che “Cilia è giunto oggi a un livello di piena maturità che questa manifestazione attesta, consegnandocelo come figura di assoluta evidenza nel panorama artistico del nostro Paese, tra due secoli così ricchi di eventi e di rilevanti presenze. …”
In questa mostra-evento, a cui abbiamo dato il nostro convinto patrocinio e che segna anche il ritorno espositivo di Cilia alla Sala Borsa della Camera di commercio, dopo venti anni che lo hanno visto protagonista nelle sedi artistiche più prestigiose d’Europa, passando da Weimar , Beauvais , Saltum e Odense, per fermare il suo sguardo sul cielo – mare danese, riscoprendo il taglio diagonale della spiaggia e la figura esile eppure forte di una donna sola, davanti alla vastità del cielo, mentre le nuvole sospinte dal vento narrano storie che svelano la peripezia di Eros nel suo contrasto con Thanatos.
Le opere dell’ultima fase trovano un’icona tematica che traccia il significato ultimo della ricerca pittorica, sul piano formale e linguistico-narrativo, nei ritratti di Ginevra, la bambina portatrice della carica salvifica della bellezza, in cui gli elementi cromatici diventano poesia e il colore si eleva a puro canto.
Le opere che chiudono l’itinerario ripropongono infatti la purezza dell’universo, un infinito che appare un inno al Creatore, senza che ciò sia una fuga dalle contraddizioni e dal dolore, che viene simboleggiato dalla croce planante, sigillo di rigenerazione dalla sofferenza di un creato che, come profetizzò Paolo di Tarso, “soffre i dolori del parto”.
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