ESPOSIZIONE DELLO SPAGNOLO ALEX PRUNÈS ALLA DIR’ARTE DI MODICA

Permanenza e fugacità è la tensione che trova la sua dimensione nelle 27 opere ad olio di Alex Prunès, in mostra presso Dir’Arte. L’artista spagnolo, nato a Barcellona nel 1974, è un sognatore che realizza nitide architetture, sia nomadi come i tendoni da circo, sia di gusto dolcemente classicista, come quelle situate in riva ai placidi mari.

L’esposizione delle opere dell’artista spagnolo è stata resa possibile grazie a Francesco Di Rosolini che, durante i numerosi incontri con Alex Prunès tra Strasburgo, Barcellona e la stessa Italia, è rimasto tanto affascinato dalla sua raffinata pittura, da proporlo mediante Dir’Arte alla cittadina barocca.

Prunès evidenzia la differenza esistente tra ciò che appare e ciò che, realmente e arbitrariamente, le cose nascondono, ciò che suggeriscono oltre il manifesto, e lato, significante. “Quando si comincia a dipingere – spiega il pittore –  si inizia in un momento ad accarezzare davvero il significato delle cose, si capisce e si dà loro forma e anima”. E  com’è? È la pittura a cristallizzare l’essenziale, secondo l’artista spagnolo. Mongolfiere, giostre, attici, torri, fari, sono i migliori luoghi per osservare, così come la pittura è lo spazio della contemplazione. Per Prunès, la necessità di vedere e sentire le cose, che è principalmente alla base di qualsiasi realismo pittorico, può essere grande per un artista come la necessità di selezionarle in virtù del loro potere simbolico o trascendentale per dotarle di un significato, che si estende ad altra cosa rispetto a quello che esse indicano. Ed proprio qui che il valore dell’opera di Prunès assume profondità. Siamo liberi di dare senso a quello che vediamo, semplicemente facendo scorrere gli occhi tra paesaggi inusuali, dove la presenza umana ha lasciato un segno profondo.

” A volte è proprio l’immagine – chiarisce Prunès – che dice di essere altro oltre la superficie, in cui lo spazio non può fisicamente progredire e dove la luce non cambierà mai, è una dimensione che alla fine ci aspetta come fosse un rifugio…”. La mostra rimarrà aperta tutti i giorni con il seguente orario: 10.30-12.30 / 16.00-20.00, lunedì mattina chiuso.

 

 

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