DUE RAGUSANI PER ELEONORA DUSE: L’ASTRA ROMA BALLET DI DIANA FERRARA AL TEATRO GRECO DI ROMA

Di Eleonora Duse, personaggio controverso e viscerale, si è sempre parlato. Considerata simbolo incontrastato del teatro moderno, la Duse fu anche chiacchierata per il suo rapporto con Gabriele D’Annunzio e, non meno, anche per la sua relazione segreta con Arrigo Boito, musicista italiano che lavorò per Giuseppe Verdi.

Tutto quello che era Eleonora Duse, la Divina, attrice e donna di passione, è diventato espressione artistica grazie alla compagnia di danza Astra Roma Ballet, di Diana Ferrara, e alle coreografie di Sabrina Massignani.

Diana Ferrara, prima ballerina Etoile del Teatro dell’Opera di Roma e danzatrice di grande levatura, ha lavorato in tutto il  mondo con i più grandi rappresentanti della danza mondiale, Rudolf Nureyev e Denis Ganio, tra gli altri. Nel 1985 ha fondato la compagnia Astra Roma Ballet e da ventisette anni produce cultura e arte come continuazione della sua passione per la danza.

Sabrina Massignani, direttrice  della Compagnia Venezia Balletto,  dal 2008 collabora con l’Astra Roma Ballet, per la quale ha coreografato anche il balletto “Guardami negli occhi” nello spettacolo “Pulcinella, un, due, tre”.

La nuova produzione Ferrara-Massignani, dal titolo “Eleonora Duse. Arte, passione e mito”, è stata presentata in anteprima il 16 maggio scorso, al Teatro Elios di Scorzè (Venezia) e, ieri sera, ha debuttato al Teatro Greco di Roma. All’eleganza e alla sobrietà dello spettacolo si è aggiunto, inevitabilmente, l’orgoglio di ammirare sul palco due ballerini ragusani, Giorgio Iacono e Aurora Licitra.

Uno spettacolo passionale quello dedicato ad Eleonora Duse, in cui l’imponenza artistica della Divina (Irene Vincoletto/ Beatrice Munarin) è stata messa a nudo sin dall’apertura del sipario: lei, con una vestale, si muove elegante e combattuta; le insidie dell’anima sono il suo eterno tormento.
L’intera produzione gioca sulla solennità della Duse, sul suo continuo altalenare tra passione femminea e amore per l’arte. La sua figura superba è una maschera di difesa che quasi si dilegua all’arrivo di D’Annunzio (Elidon Zemblaku) ma che ritorna prepotente davanti all’invidia perfida delle sue rivali (Giulia Torri, Alexandra Ben Karaa, Agnese Zanetti e Aurora Licitra, ballerina ragusana).
Un gioco di luci ben fatto sembra partecipare degli stati d’animo della Duse, dei suoi incontri con D’Annunzio, dei ricordi da bambina girovaga che popolano la sua mente e della sua lotta passionale con gli uomini della sua vita, tra cui Arrigo Boito (Tommaso Avezzano Comes) e un grande mecenate russo (Giorgio Iacono, anche lui ballerino originario di Ragusa).

La compagnia si esibirà ancora, dal 6 al 9 giugno 2012, al Teatro Anfitrione di Roma (zona Aventino) e continuerà la tournée in giro per l’Italia.
Per maggiori informazioni: http://www.diana-ferrara.com/news.html

 

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