Martedì 21 gennaio, l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa darà il benvenuto a tre studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia della Libera Università degli Studi “Kore” di Enna, segnando il ritorno, dopo circa 15 anni, di un ospedale del capoluogo come punto di riferimento per la formazione medica. Gli studenti inizieranno il […]
“DOPO LA SORTITA SUI REVISORI DEI CONTI, COSI’ I CINQUE STELLE OCCUPANO OGNI SPAZIO ISTITUZIONALE
11 Ott 2014 14:35
“Contraddicendo tutti i principi della democrazia istituzionale e partecipata che tanto citano a vanto della propria azione politica, anche l’altra sera, in Consiglio comunale, i rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno dato prova della loro reale natura. Occupare qualsiasi spazio istituzionale: dai revisori dei conti al Cda dell’Università, alla presidenza dell’ultima Opera pia”. Sono i consiglieri del Partito Democratico, Giorgio Massari e Mario D’Asta, e del movimento Megafono, Mario Chiavola, di Ragusa ad affermarlo dopo che la seduta del civico consesso in cui si sarebbero dovuti votare i nominativi dei tre revisori dei conti ha visto la maggioranza fare valere la forza dei numeri, a discapito della sospensione chiesta da nove partiti di opposizione per fare emergere un nominativo che potesse essere espressione della minoranza. “Mentre i rappresentanti dei nove partiti stanno discutendo – affermano i consiglieri del Pd e di Megafono – i consiglieri grillini decidono che non si può attendere e pressando indebitamente il presidente del Consiglio, dal quale comunque ci saremmo aspettati una maggiore resistenza, si votano i nominativi del collegio dei revisori dei conti, impedendo all’opposizione, a cui la legge assegna, attraverso il meccanismo di votazione, la possibilità di esprimere un nome al fine di rendere più plurale e quindi più trasparente il sistema di controllo sui conti pubblici”. I gruppi consiliari del Partito Democratico e di Megafono esprimono rammarico per l’ennesima mancanza di cultura e di rispetto istituzionale da parte del gruppo M5S e forte preoccupazione sulla possibilità di esercitare come opposizione un controllo reale sugli strumenti finanziari, la responsabilità dei quali, anche con riferimento a tutte le controverse questioni di bilancio, sarà da ascrivere esclusivamente alla maggioranza. Pd e Megafono, pur avendo raggiunto una intesa su un nominativo comune da votare come revisore dei conti, convinti e rispettosi dell’idea che tutta l’opposizione nel caso specifico aveva il diritto di concorrere alla composizione del collegio dei revisori, non sono entrati in aula e non si sono votati il proprio nominativo, attendendo che i colleghi del resto dell’opposizione completassero i propri ragionamenti e fossero pronti per riprendere il Consiglio. “Evidentemente non la pensavano così i consiglieri del M5S. Noi testimoniamo con i fatti cosa intendiamo per rispetto delle istituzioni e della democrazia, altri usano le istituzioni per un effimero momento di potere”.
© Riproduzione riservata