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Discarica abusiva, quanto mi costi? Iurato: “Stiamo sprecando tantissime risorse per la bonifica”
12 Ago 2019 10:30
“Sempre più, in questi giorni, appaiono nei social immagini di centinaia di discariche abusive con relative legittime richieste di rimozione dei rifiuti e bonifica dei luoghi.
Proprio di recente, il sindaco per primo, sollecitato anche dai consiglieri comunali oltre che da semplici cittadini, ha predisposto opportunamente, concertandoli con l’impresa ecologica Busso Sebastiano, alcuni interventi di rimozione di tonnellate di rifiuti accumulatesi selvaggiamente in numerose piazzole di sosta ai bordi di strade comunali e provinciali”.
A dirlo il consigliere comunale di Ragusa Prossima, Gianni Iurato, che aggiunge: “Visto che molte discariche insistono su strade provinciali mi sono chiesto come e quando la Provincia regionale di Ragusa avrebbe potuto compartecipare alle spese di rimozione dei rifiuti selvaggi. Proprio il Comune di Ragusa nel periodo che va dal mese di giugno 2018 al mese di dicembre 2018 ha già sostenuto un costo di circa 1 milione di euro per servizi aggiuntivi resi dall’impresa Busso, oltre ai circa dieci milioni di euro del costo annuale del servizio. Purtroppo ho dovuto prendere atto che le spese per la rimozione dei rifiuti-discariche anche nelle strade provinciali, da circa un anno, sono tutte a carico dei Comuni. Lo ha deciso la Giunta regionale, con deliberazione n.248 del 5 luglio 2018, attraverso la pubblicazione delle “Linee guida per la rimozione dei rifiuti abbandonati e depositati in modo incontrollato”. Stiamo parlando di 42 pagine, comprese parti integranti di bla bla bla per dire alla fine che la competenza della rimozione e bonifica è di competenza esclusiva dei Comuni. Anche nelle strade provinciali. Bene, ma con quali fondi visto che già i Comuni fanno fatica a sostenere le spese del servizio di igiene ambientale in città? Ecco perché, a questo punto, ho consultato “il disciplinare tecnico prestazionale del servizio di igiene ambientale” in atto dal 22 ottobre 2016 in seno al Comune di Ragusa”.
“Leggendo alcuni articolati che riguardano la tipologia del servizio reso – continua Iurato – emerge chiaro che l’inciviltà becera di alcuni ci costringe ad usufruire dei servizi aggiuntivi che alla fine pagheranno i cittadini di buona volontà. Praticamente una parte significativa delle entrate della differenziata, a causa della nascita delle discariche abusive all’interno e all’esterno della città, andrebbe a coprire i costi dei servizi aggiuntivi, rischiando di far saltare una seria politica di riduzione della Tari. Ecco perché è assolutamente indispensabile colpire i terroristi dell’ambiente. Sono motivazioni più che sufficienti affinché tutti ci sentiamo sentinelle dell’ambiente e protagonisti nello sviluppo sociale della nostra città”.
“Le discariche abusive, aumentate nell’ultimo anno dopo l’avvio della differenziata, proprio a causa dei numerosissimi evasori che preferiscono non ritirare i kit per non essere censiti e di conseguenza si disfano della loro spazzatura creando qua e là vere discariche – continua Iurato – sono diventate un serio problema per tutto il territorio ibleo. Tutto sommato siamo ancora in tempo per fermare questo scempio con una più capillare lotta al terrorismo ambientale che dovrebbe vedere impegnati uomini delle forze dell’ordine, volontari, cittadini e mezzi idonei. Non sarebbe certamente peregrina l’ipotesi di potenziare la rete già esistente o istituire una nuova specifica guardia di tutela ambientale. La prevenzione, nel tempo, ci farebbe risparmiare diversi milioni di euro. Non esagero certamente se affermo che se non ci si organizza istituzionalmente, il fenomeno si può presto trasformare in un serissimo problema, e senza ritorno, di inquinamento ambientale. È vero che nelle settimane e nei giorni scorsi su disposizione del sindaco di Ragusa l’impresa ecologica Busso ha opportunamente rimosso molte discariche abusive ai bordi delle strade provinciali Pizzillo, Grassullo e altre ancora, ma è altrettanto vero che gli stessi luoghi andrebbero anche bonificati in maniera più completa. In molti di questi siti sgomberati dalla spazzatura, notiamo che i terreni adiacenti e sottostanti al piano strada sono sepolti da quintali di spazzatura che grazie anche al vento è trasportata nel territorio circostante. In questo caso si dovrebbero programmare urgentemente anche altri tipi di interventi di bonifica più radicali che probabilmente richiederebbero l’ausilio di mezzi speciali e più uomini. Questi interventi risulterebbero molto ma molto più costosi rispetto a quelli già fatti in maniera incisiva dalla ditta Busso. È ora che tutti capiamo che, oltre a danneggiare la sacralità e l’unicità dell’ambiente ibleo con le sue chilometriche spiagge selvagge e libere, con i suoi carrubeti, con i suoi uliveti, con le sue cave, con i suoi altipiani, con i suoi meravigliosi centri storici, noi, con il nostro incivile e terroristico comportamento, sperperiamo una marea di risorse economiche che invece potremmo impegnare in sviluppo del territorio e in processi atti a promuovere nuova occupazione. Ce la faremo?”.
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