Decolonizzare lo studio delle culture extraeuropee. Convegno Facoltà di Lingue

Il modo in cui il dibattito pubblico affronta la questione delle migrazioni recenti possiede ancora molti elementi che appartengono al discorso coloniale. Molti aspetti del problema risiedono proprio in quella eredità che non è semplicemente geopolitica, ma prima di tutto culturale e hanno a che fare con un eurocentrismo che tiene poco conto delle mutazioni politiche e sociali degli ultimi decenni.
Molti dei problemi attuali hanno forti legami con il passato coloniale, traggono origine da quell’esperienza e ne rappresentano in qualche modo una continuazione. Per gli stessi motivi, le scienze umane e sociali sono state sottoposte ad una profonda critica relativa al loro impianto e alla loro struttura. Negli ultimi anni si è quindi fatta strada la necessità di “decolonizzare” lo studio delle culture extraeuropee e ridefinire le modalità con cui si legge il contesto politico e culturale globale.
E’ proprio di queste tematiche e di questa impellente necessità si discuterà *da giovedì 26 a sabato 28 ottobre* nel corso di un convegno dal titolo “*Decolonizzare gli studi su Africa e migrazioni*”, promosso dalla Struttura didattica speciale di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Catania (sede di Ragusa) nell’ambito del progetto di ricerca Fir 2014 intitolato “Wars, Conflicts, Crisis, as main source of Contaminations among Cultures and Languages: Formation of new Boundaries and new Cultural and Linguistic Expressions”, coordinato dalla prof.ssa Gigliola Nocera e finanziato dall’Università di Catania.
Sono previsti gli interventi di studiosi di profilo internazionale che partecipano al dibattito sulla decolonizzazione degli studi e che hanno partecipato attivamente in questi anni al lavoro di centri di ricerca, Ong e istituzioni coinvolte nelle varie attività di accoglienza e di indagine sulle condizioni di vita dei migranti nell’Europa meridionale. Si affronteranno, ad esempio, questioni relative all’emergere del nuovo pensiero africano o alla “razzializzazione” delle migrazioni.
La prima sessione del convegno si terrà *giovedì 26 ottobre alle 16.30*, nell’aula magna dell’ex Distretto Militare (via dott. Solarino, Ragusa Ibla) e sarà dedicata alle problematiche dello studio del pensiero africano; parteciperanno Marco Massoni (Università di Roma Tre), Santo Burgio (Università di Catania), Ada Milani (Università di Genova), Agnese Soffritti (Università di Catania) e Souadou Lagdaf (Università di Catania).
Il convegno continuerà il giorno successivo, *venerdì 27 ottobre* a partire dalle 9.30, nell’aula “Santa Teresa” dell’ex Convento di Santa Teresa (via Orfanotrofio, 49), con una sessione dedicata alla decolonizzazione dello studio delle migrazioni; interverranno Gennaro Avallone (Università di Salerno), Yoan Molinero (CSIC di Madrid), Isabel Cutillas Fernández (Universidad de Murcia), Tindaro Bellinvia (MigraLab A. Sayad), Valentina Ruscica (Università di Modena e Reggio Emilia) e Salvo Torre (Università di Catania).
Infine, *sabato 28 ottobre *alle 10, sempre all’ex Convento di Santa Teresa – si svolgerà la tavola rotonda sul tema “Per un Centro studi su decolonizzazione e pensiero africano e latinoamericano”.

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