Conclusi a Comiso i festeggiamenti per Maria Santissima delle Grazie

Un tripudio di colori. Per onorare la Vergine. Con strisce di carta rossa, rosa, bianca e
azzurra che hanno reso il momento molto suggestivo. Dopo tre anni dall’ultima volta,
si è consumata secondo tradizione, ieri sera, a Comiso, la solenne “Sciuta” del
venerato simulacro della Madonna delle Grazie. Il rito si è tenuto subito dopo la santa
messa che era stata presieduta dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Giuseppe
La Placa, e caratterizzata dall’inizio del ministero pastorale del sacerdote Fabio
Stracquadaini, sesto parroco della comunità. Un momento molto emozionante che è
stato salutato con un grande applauso da tutti i presenti alla cerimonia. Dopo l’uscita
del simulacro dalla parrocchia, si è formato il corteo che ha animato la processione
per le vie principali della città. L’impresa ecologica Busso Sebastiano, che si occupa
di gestire il servizio di igiene ambientale in città, aveva curato la pulizia straordinaria
del percorso. Non sono mancate delle particolari soste di preghiera, come quella in
chiesa Madre. In piazza Fonte Diana, poi, un altro momento significativo è tornato a
riproporsi, con il sindaco Maria Rita Schembari che ha letto l’atto di consacrazione
della città alla Madonna delle Grazie. Nella basilica di Maria Santissima Annunziata,
altresì, sono stati celebrati i Vespri solenni. E’ stata una edizione molto speciale della
cosiddetta festa “A Razia”, vuoi perché era la prima dopo la ripartenza, vuoi anche
perché è stato ufficializzato l’ingresso del nuovo parroco che aveva già espletato,
nello stesso edificio di culto, il ruolo di amministratore parrocchiale. In mattinata
c’erano state già la santa messa in memoria di don Francesco Lo Monaco, primo
parroco della parrocchia, e quella presieduta da don Salvatore Bertino, vicario
foraneo di Comiso, con la celebrazione in memoria di mons. Rosario Sgarioto,
secondo parroco della parrocchia. Poi, il momento sempre molto intenso della
benedizione dei portatori del simulacro. Subito dopo, la discesa del venerato
simulacro della Madonna delle Grazie.

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