CON LA CULTURA SI PUO’ SALVARE IL CENTRO STORICO

Di indubbio spessore l’iniziativa promossa da Youpolis e Cattedrale di San Giovanni che, con la collaborazione di istituzioni, associazioni e privati residenti e commercianti, hanno inteso aprire, si spera senza soluzione di continuità, un dibattito vivo e vero sulle problematiche e sulle opportunità per il centro storico superiore di Ragusa.

Simone Di Grandi, ancora una volta lungimirante organizzatore e perfetto moderatore della serata, ha introdotto gli ospiti, la cui partecipazione numerosa ha dato il senso del coinvolgimento generale per una tematica assai sentita.

Il Sindaco Federico Piccitto, intervenuto con il suo vice Massimo Iannucci e con l’Assessore competente al ramo, l’Architetto Giuseppe Di Martino, ha espresso il plauso per l’iniziativa che, oltre a sostenere l’indispensabile dibattito, deve e può indurre a sognare insieme il futuro della città, per guardare avanti ed essere propositivi, come finora lo sono stati questi giovani che ne hanno preso a cuore le sorti.

Per Piccitto fondamentale il ruolo della società civile per la promozione e la  rivalorizzazione del centro storico, per quanto riguarda gli eventi si deve puntare su eventi regionali e nazionali da sviluppare nell’intero arco dell’anno.

Come previsto dal programma del Forum, ci sono stati degli interventi di rappresentanti di associazioni, comitati e imprese che hanno dato vita al centro storico, con manifestazioni ed eventi.

Giovanni Criscione, Presidente di Ideology, che ha organizzato Birrocco, ha portato l’esperienza della recente manifestazione che ha attirato una moltitudine di persone in un centro storico dimenticato da tempo, un evento sostenuto da privati e dall’aiuto della Camera di Commercio, che non ha visto il sostegno economico da parte dell’amministrazione

Fabrizio Occhipinti, del Comitato Festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Giovanni Battista, ha rievocato gli sforzi per dare nuovo vigore ai festeggiamenti patronali e ha voluto evidenziare l’azione condotta attraverso SANGIOVART, per mettere la cultura al centro come catalizzatore di esigenze diverse, per tornare a vivere il centro della città. Centro che soffre di croniche problematiche, quali la concorrenza dei centri commerciali, le difficoltà di parcheggio, la mancanza di attrattive per lo svago e di spazi adeguati per la cultura, ma che offre senza dubbio gli spunti per essere messo in condizione di tornare a vivere, grazie anche alla disponibilità di tanti giovani che non aspettano altro che il viatico per poter investire le diverse potenzialità, dei singoli e delle associazioni di riferimento.

Ci sono anche i ragazzi del gruppo giovanile del Museo della Cattedrale che sono decisi più ad agire che a lamentare la criticità della situazione e lo fanno attraverso l’organizzazione di un cartellone culturale che si  articolerà in più attrattive, cineforum, mostre, presentazione libri e altre attività culturali

Carmelo Saccone di Medialive ha poi riportato l’esperienza dell’organizzazione del Carnevale in p.zza S. Giovanni, per cui si è avuto un buon riscontro, considerando che il sostegno alla manifestazione è venuto solo dal contributo dei due centri commerciali.

Anna Bucchieri ha poi esposto, sinteticamente, i dati ricavati dai questionari, oltre 300, che aiutano a capire meglio perché il centro è vuoto e quali potrebbero essere i rimedi.

Per giovani e adulti, ci vuole un motivo per andare in centro, un evento, una pratica da sbrigare nei pochi uffici rimasti, qualcosa di preciso da acquistare in un determinato negozio.

Non è visto come un luogo per famiglie, ma su questo incide, forse, il dato che assegna un 76% di partecipazione alle fasce di età fino a 40 anni, con dati sulla frequenza assai bassi.

Il centro non viene visto come serbatoio di svago e di servizi, lo scarso interesse viene addebitato alle istituzioni ma anche i privati sono considerati corresponsabili del declino.

Unanimi le richieste di servizi di ristorazione e intrattenimento, ma più ancora di cultura e di spazi ad essa dedicati. La componente cultura è forse l’unico dato certo che viene fuori dagli esiti del questionario, insieme al confortante dato sulla disponibilità a tornare a vivere in centro per abitare o per aprire un’attività commerciale.

Una iniziativa, quella dei giovani di Youpolis, senza dubbio positiva che andrebbe affinata tramite un sondaggio maggiormente articolato e statisticamente più probante del semplice questionario, che dovrebbe essere sostenuto ciecamente, in termini economici, da quanti hanno a cuore le sorti del centro storico della città.

L’intervento più atteso era quello del responsabile dei centri storici, l’assessore Di Martino, che ha fatto rilevare come lo spopolamento del centro storico ha origini lontane, se ne parlava già nei primi anni ottanta del secolo scorso. Già allora si cercavano standard che non potevano essere garantiti nella parte vecchia della città. Ora questa si è allargata a dismisura e risulta difficile riportare la gente in centro.

L’amministrazione, almeno nelle intenzioni dell’Assessore, ha le idee chiare su come intervenire: occorre, innanzitutto, dare piena attuazione al piano particolareggiato, eventualmente adeguatamente modificato per le esigenze che sono da tutti riconosciute. Anche attraverso i fondi della Legge su Ibla, occorrerà recuperare i locali della ex biblioteca per farne uno spazio della e per la cultura e per i giovani, scegliere il miglior utilizzo possibile per il Teatro della Concordia, ex Cinema Marino, sfruttare gli spazi disponibili del Palazzo INA per creare poli di attrazione culturale e ricreativa che possano, comunque, movimentare il centro città, con un occhio particolare al problema sociale dell’integrazione culturale.

Monsignor Tidona, Parroco della Cattedrale, ha posto l’accento sulle condizioni di vivibilità del centro storico, che soffre talvolta della presenza di atti vandalici, mentre mancano spazi per l’attività sportiva dei giovani. Occorre anche ridare dignità al quartiere, cercando una soluzione alle precarie condizioni abitative di taluni extracomunitari  che vivono in centro, a volte anche 6/7 in una stanza, in ambienti spesso degradati. Sulla stessa problematica della vivibilità del centro storico si è soffermato Aldo D’Avola, dell’associazione Gruppo di Impegno San Giovanni.

Interessante l’intervento del responsabile cittadino di ConfCommercio, Cesare Sorbo, che ha rilanciato la proposta, ufficializzata già nei giorni precedenti, di detassare per i primi 3 anni le attività di donne e giovani che aprono in centro.  Per Sorbo inevitabile fare squadra per vincere la battaglia che deve passare attraverso un adeguato sistema di videosorveglianza, una tassazione riveduta e corretta per le piccole e medie imprese, adeguate soluzioni per parcheggi e illuminazione pubblica come nel caso di via Roma.

Giancarlo Rocciola in rappresentanza dei commercianti di via Coffa, ha parlato delle iniziative che sono state attuate e che si intendono calendarizzare lungo la via che, forse definitivamente, è destinata a diventare isola pedonale. Rocciola è stato anche l’unico, nel corso della serata, che ha posto l’accento sulla  necessità assoluta di adeguata comunicazione e relativa pubblicità per gli eventi che vengono organizzati, fiducioso che, con una adeguata cabina di regia, con le idee che non mancano,  servirà poco per fare ripartire il centro.

I residenti  hanno espresso le rivendicazioni per bocca di Lorenzo Lauria che ha invitato a considerare anche le esigenze e le istanze dei residenti per arrivare all’obiettivo finale. E in termini di vivibilità per i residenti ha messo al primo posto i parcheggi che, si auspica, vengano regolamentati come a Ibla con fasce orarie di riguardo, problematica che ha riscontrato la piena approvazione del Sindaco, dettosi disponibile in assoluto a rivedere il piano parcheggi.

Il Presidente di Youpolis, Simone Digrandi ha cercato di trarre le conclusioni del partecipato dibattito, tentando il coinvolgimento dei giovani con l’idea di chiedere al Comune dei locali per creare spazi di coworking, esigenza emersa a giugno nel corso di un convegno organizzato da Youpolis.

Non è mancata una ulteriore fase di proposta: Youpolis, la Cattedrale e il Museo della Cattedrale hanno annunciato il progetto “C3 – Cantiere Culturale Centrale” che presto realizzerà alcune iniziative proprio nel centro storico. Ad illustrare l’idea sono stati Anna Bucchieri e Michele Cannella per Youpolis e Laura Randazzo per il Museo della Cattedrale.

Come si è potuto appurare, tanta carne al fuoco: i giovani sono agguerriti, ci sono spazi per la cultura e c’è sete di cultura, l’Amministrazione ostenta piena disponibilità per una azione forte sul centro storico, le organizzazioni di categoria e i commercianti sono in prima linea, i residenti non mancano di far sentire la propria convinta partecipazione. Vista così la problematica quasi non esiste, attende solo di essere risolta.

 

Alessandra Sgarlata

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