CNA COMISO LANCIA L’ALLARME

Ancora un altro incontro tenuto dall’Unione Cna Benessere e Sanità per esaminare da vicino il fenomeno dell’abusivismo e non solo. L’assemblea dei rappresentanti delle imprese, questa volta, è stata tenuta nella sede territoriale di Comiso. C’erano il presidente provinciale dell’Unione, Maria Carmela Modica Belviglio, il responsabile provinciale Antonella Caldarera e il responsabile territoriale Giovanni Sallemi. Ha partecipato anche il componente della presidenza provinciale dell’Unione, Giovanni Latino. Sotto esame, in primo luogo, l’entità della questione abusivismo nella città casmenea.

“Purtroppo – ha detto Modica Belviglio – abbiamo preso atto di come questa piaga, per quanto riguarda gli acconciatori e le estetiste, sia difficile da estirpare e, anzi, il numero di chi opera nel sommerso aumenta sempre di più. Grazie alle assemblee territoriali, abbiamo avuto modo di fare emergere un dato specifico per la provincia di Ragusa e cioè che le imprese in regola sono circa il trenta per cento mentre la restante percentuale opera in maniera abusiva”. La responsabile provinciale Caldarera ha chiarito che “questi dati sono molto allarmanti ed è per tale motivo che abbiamo bisogno di misure concrete ed urgenti. I risultati possono arrivare con maggiori controlli ed una costante sensibilizzazione attraverso manifesti e spot tv che ci possono servire a richiamare l’attenzione dell’Agenzia delle entrate, dell’Inps, dell’Inail, della Guardia di finanza, dell’Ufficio del lavoro, della Camera di commercio e dei Comuni”.

L’assemblea ha preso atto che questo problema comporta conseguenze negative per l’intera collettività. Più volte è stato ribadito che in un momento di crisi le imprese in regola rischiano di prendere una decisione drastica: quella di andare a depositare le licenze negli uffici della Camera di commercio considerato che la difficoltà principale è rappresentata dall’accesso al credito. Tutto ciò impedisce anche il pagamento degli stipendi ai dipendenti. Ed è ovvio che già qualche impresa ha avviato una serie di licenziamenti visto che la pressione fiscale è ormai diventata insostenibile. Affrontata anche la vicenda liberalizzazioni. Latino, dopo avere ascoltato i vari interventi, ha spiegato che “per quanto riguarda la città di Comiso rimarrà in vigore l’attuale regolamento in quanto le nuove previsioni normative, tra cui anche l’apertura domenicale, non servono a superare il difficile momento di crisi”.

 

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