La gestione del personale psicologico nelle Aziende Sanitarie Provinciali di Ragusa e della Sicilia è al centro di un acceso dibattito dopo la pubblicazione del primo report dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, presentato all’Assessorato regionale alla Salute. Il documento ricostruisce le procedure di reclutamento dei dirigenti psicologi negli ultimi quindici anni, rivelando un quadro […]
CHIUDE RAGUSA LATTE? PER IL PARLAMENTARE PAGANO (LEGA) POTREBBE ESSERE UN NUOVO CASO PARMALAT
29 Dic 2016 18:53
L’allarme arriva dalla Lega Nord di Salvini attraverso il deputato regionale Alessandro Pagano (ex Fi) che annuncia la possibilità di un disastro economico per l’economia iblea in quanto viene prospettata la possibile chiusura di Ragusa Latte, la centrale cooperativa che raccoglie il latte da più produttori iblei e siciliani per fornirlo alla filiera della trasformazione. QUesta la preocupante nota di Pagano che chiede chiarimenti: “Nel silenzio dei sindacati, l’inerzia della Regione siciliana e l’inutilità del governo Renzi/Gentiloni e del ministro Martina, chiude i battenti ‘Ragusa Latte’, la più grossa cooperativa siciliana di raccolta e commercializzazione di latte. Solo nel ragusano questo significa un buco da milioni di euro e circa 300 aziende sul lastrico. Si profila forse all’orizzonte un nuovo caso, in piccolo, come quello che colpì la Parmalat?”. Lo dichiara il deputato della Lega-Noi con Salvini, Alessandro Pagano.
“In ginocchio rischia di andare tutta la filiera con gli allevatori che non riescono a riscuotere le fatture, anche da centinaia di migliaia di euro, i quali a loro volta sono impossibilitati a pagare i fornitori. Ed è ben comprensibile cosa tutto ciò comporti per l’economia locale, terra d’eccellenza della pastorizia e cuore dei caseifici regionali. A questo – prosegue Pagano – si aggiunga lo stallo di tutto il comparto agricolo siciliano. In merito presenterò un’interrogazione al ministro per sapere come sia stato possibile tutto ciò e come il governo nazionale intenda intervenire per tutelare il settore”.
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