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Cassa integrazione per i 14 lavoratori del centro oli “Irminio”
25 Ott 2017 17:43
È stato sottoscritto tra Irminio Srl e le tre sigle sindacali (CGIL, CISL e UIL) l’accordo che avvia la Cassa Integrazione Straordinaria per i 14 lavoratori operativi sul sito di San Paolino, dove – come già annunciato – si dovrà procedere con unworkover sul pozzo “Irminio 4” per poter riprendere la produzione tra circa un anno.
La procedura di CIG partirà dal 1° novembre prossimo e durerà 12 mesi.
L’accordo complessivo siglato prevede la presenza a rotazione di un addetto per il campo di San Paolino e un addetto per il campo di Buglia Sottana, dal lunedì al venerdì, per lavori di mantenimento ordinario dei due siti.
In questo modo i dipendenti potranno avere un’integrazione economica rispetto all’ indennità di CIG. Inoltre, considerati i tempi lunghi che precedono l’autorizzazione formale della Cassa Integrazione Straordinaria, Irminio Srl anticiperà fino a quando sarà necessario, con proprie risorse, il trattamento economico previsto per evitare penalizzazioni dei propri dipendenti.
“Siamo soddisfatti dell’accordo sottoscritto con i sindacati” afferma Giampiero Saini, amministratore delegato dell’azienda petrolifera.
“Non ci sarà alcun esubero – continua Saini – e l’azienda, non senza ulteriori sacrifici, è venuta incontro alle esigenze dei dipendenti, che da un lato non subiranno ritardi o sospensioni nella percezione dell’indennità e dall’altro vedranno in parte integrato il trattamento di CIG grazie alle ore di lavoro che comunque la Irminio garantirà, a rotazione, per tutto il periodo di Cassa integrazione”.
In Contrada San Paolino, lungo il fiume Irminio e a circa metà strada tra la città di Ragusa e il mare, è localizzato il centro oli Irminio con i suoi tre pozzi produttivi (Irminio 3, 4 e 5). La superficie occupata dall’intero complesso è di circa 25.000 metri quadri (come 2 campi da calcio).
I tre pozzi, perforati tra il 1987 e il 1998, producono petrolio di ottima qualità, che una volta estratto viene inviato, attraverso tubazioni, a un sistema che separa il greggio stesso dall’acqua e dal gas eventualmente presenti nella risorsa estratta.
Il gas estratto associato al petrolio, detto in gergo gas di coda, è composto da molteplici elementi che lo rendono non idoneo alla commercializzazione, ma è comunque adatto ad alimentare motori a combustione. Per questo motivo viene inviato all’impianto di cogenerazione che si trova all’interno del centro oli e che ha una potenza elettrica di 981 kW. Questa potenza viene utilizzata per produrre energia elettrica, a sua volta impiegata in parte per le necessità del centro oli e in parte ceduta alla rete elettrica territoriale.
Il greggio viene invece inviato ai serbatoi di stoccaggio e quindi caricato su autobotti per il trasporto verso gli impianti di raffinazione. L’acqua separata dai fluidi di produzione viene temporaneamente stoccata per essere conferita ai centri di trattamento autorizzati.
Il centro oli e i pozzi Irminio sono presidiati 24 ore su 24, e tutto il processo produttivo viene costantemente monitorato e revisionato al fine di mantenere elevati gli standard operativi, di sicurezza, e di protezione ambientale.
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