Cala il sipario sulla seconda edizione del San Martino Puppet Fest

Il San Martino Puppet Fest si avvia verso la conclusione. E ricco e variegato è il programma delle ultime due giornate. Oggi, sabato 9 novembre, il calendario di eventi prenderà il via alle 16,30, nel salone Caritas, dove si terrà l’ultimo laboratorio creativo, “Un cavallo per Martino”, condotto dal burattinaio e ricercatore Albert Bagno, direttore artistico del San Martino Puppet Fest.

Per le “Fiabe a teatro”, alle 17:30, al Teatro Alfeo, sarà la volta di “Ranocchino”, mentre alle 18, sempre al Teatro di via della Giudecca, andrà in scena “Cappuccetto rozzo” della compagnia “La casa di Creta” di Catania. Al centro dello spettacolo un colorato cantastorie straniero che arriva con la sua fedele chitarra per raccontare, cantando, la fiaba più amata dai bambini. Tutto andrebbe per il verso giusto se non fosse per Gigetto, un dispettoso burattino che, dopo una carrellata di gag, riesce definitivamente a interrompere il cantastorie per convincerlo a cambiare la storia. Attori e burattini la tecnica di questo spettacolo portato al San Martino Puppet Fest dall’associazione fondata da Steve Cable e Antonella Caldarella nel 1997. Sin dall’inizio sviluppa tre principali percorsi creativi: il teatro per bambini (La Casa di Creta), il teatro per adulti (Teatro Argentum Potabile) e il teatro in lingua inglese (Cable’s Comedy Theatre). Negli anni ha prodotto più di 30 spettacoli teatrali originali, condotto numerosi laboratori e corsi di formazione, pubblicato 11 libri e organizzato diversi festival e rassegne di teatro di strada e teatro per ragazzi. Nel 2015 ha creato lo spazio teatrale “Roots”, dove organizza laboratori teatrali (in italiano e in lingua inglese) nonché le stagioni teatrali “Il teatro dei giganti” e “Underground Rivers”.

Il sipario sulla seconda edizione del San Martino Puppet Fest calerà domani, domenica 10 novembre, con “Martino, il soldato di Cristo”, lo spettacolo della compagnia Vaccaro-Mauceri che promuove la manifestazione, in programma al Teatro Alfeo alle 18.

Ma già dalle 17, in via della Giudecca, sarà festa. E, per l’occasione, quest’angolo nel cuore di Ortigia si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto dove sono previste performance di artisti di strada, spettacoli vari e concerti musicali.

Tra gli eventi imperdibili, “Sicilia bedda”, spettacolo a cura della scuola Danza & Movimento che, fondata da Francesca Scacco nel 1998, è l’unica istituzione italiana che fa capo al Miur per la formazione di docenti in danza.

“Sicilia bedda” nasce da un’idea del giovane coreografo siracusano Jvan Bottaro che ha pensato a una rappresentazione della nostra amata Sicilia secondo le sue più svariate caratteristiche, sia linguistiche sia culturali. Una rielaborazione danzata, recitata e cantata dell’amore, della morte, della mafia e dell’omertà. Un “racconto” in movimento arricchito dalla preziosa presenza scenica del puparo Alfredo Mauceri che, con il suo pupo, interagisce all’interno delle sequenze con i ballerini e gli attori, per dare maggiore enfasi all’atmosfera siciliana. Le musiche utilizzate sono tipiche del popolo originario ma riarrangiate in chiave moderna, secondo lo stile del grande artista di origini siracusane Roy Paci. All’interno della rappresentazione vengono omaggiati anche altri personaggi siciliani tra i quali Peppino Impastato, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Padre Puglisi.

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